Strage di Ustica, falsa la firma di Pertini sul suo decreto di radiazione

Nuovo sviluppo sul caso Ciancarella

Ustica, il film di Renzo Martinelli sulla strage aerea

Ustica, il film di Renzo Martinelli sulla strage aerea

Lucca, 10 ottobre 2016 - Aveva  ragione Mario Ciancarella (nella foto). Il Tribunale Civile di Firenze ha confermato i suoi dubbi: la firma del Presidente Sandro Pertini che compare sul Decreto presidenziale di radiazione dell’ottobre 1983, è un volgare falso. «Tanto è stato accertato sulla base di due perizie - una di parte e una disposta dal magistrato - che hanno potuto rilevare come il falso sia tanto evidente quanto eseguito con assoluta approssimazione». L’associazione Antimafie ‘Rita Atria” - di cui Ciancarella è socio fondatore - e lo stesso Mario Ciancarella convocano per il 22 ottobre una conferenza stampa in viale Regina Margherita 113 alla Libreria LuccaLibri per documentare quanto è accaduto.     Ciancarella al momento della strage di Ustica era Capitano pilota dell’A.M. nonché leader del Movimento Democratico dei militari. Convocato e ricevuto, nel 1979, al Quirinale dal Presidente Pertini, insieme a Sandro Marcucci e Lino Totaro, Mario Ciancarella era divenuto referente delle rivelazioni da tutta Italia delle vere o false ignobiltà che si compivano nel mondo militare. In questo contesto, anche il maresciallo Mario Alberto Dettori, radarista a Poggio Ballone la notte di Ustica, decise di fidarsi di lui e di confidargli: “Capitano siamo stati noi...” “Capitano dopo questa puttanata del mig libico”... Mario Alberto Dettori verrà trovato impiccato nel 1987. Fu archiviato come un suicidio. Per questo suo ruolo il capitano Ciancarella divenne talmente scomodo da indurre «qualcuno molto in alto» a falsificare il decreto, che gli verrà consegnato in copia, su sua richiesta, solo 9 anni più tardi e dopo la morte di Pertini.