"Non voglio l’elemosina o un aiuto assistenzialistico, semplicemente un lavoro che mi garantisca stabilità". E’ l’appello accorato di Remo Togna, ex dipendente Snaitech di Porcari: "Sono perito elettronico e allo stabilimento di Porcari mi occupavo di logistica nel magazzino. Poi mi hanno spostato al call center, ma non fa per me, ci hanno fatto partecipare anche ad un corso, ma non riesco, non ci sono portato. Sono stato catapultato in quella realtà, ma ho desistito. L’alternativa era quella di trasferirsi a Milano, ma con un figlio su una sedia a rotelle dopo che gli è stato diagnosticata una grave patologia e per altri problemi, non è proprio possibile in questo momento. Mi rendo conto che a 60 anni è dura chiedere un’occupazione - aggiunge il signor Togna - è difficile anche per i giovani, ma ho voglia di fare, anche mia moglie, più giovane di me, cerca un impiego. Qualcuno ci aiuti. Vado avanti con la Naspi e poche centinaia di euro al mese, ma non ce la facciamo".
"Abbiamo un figlio di 9 anni che ha problemi di salute, ha necessità di controlli specifici e di farmaci costosi e che nessuno ci passa - conclude - . Purtroppo questa è la situazione. Spero che qualche imprenditore leggendo il vostro quotidiano possa darmi una mano, ne ho veramente bisogno, soprattutto per mio figlio. Fatelo per lui".
M.S.