REDAZIONE LUCCA

In carcere due truffatrici. Colte sul fatto dai poliziotti grazie ai sospetti di un tassista

Sono due giovani georgiane che si erano spacciate per le segretarie di un avvocato. Prima la telefonata di un falso agente a casa: “Suo figlio ha provocato un grave incidente“

Truffatrici arrestate dalla Polizia (Foto di repertorio)

Truffatrici arrestate dalla Polizia (Foto di repertorio)

Lucca, 9 maggio 2025 – Stavano per impossessarsi di migliaia di euro tra contanti e oggetti d’oro, dopo aver truffato un’anziana con la classica scusa del falso incidente capitato al figlio. Ma stavolta il colpo è andato male, grazie al pronto intervento della Polizia e ai sospetti di un tassista. Così sono finite in manette due giovani donne di origine georgiana, colte sul fatto dai poliziotti della squadra mobile della questura di Lucca nell’abitazione dell’anziana lucchese.

Il movimentato episodio è accaduto mercoledì alla periferia di Lucca. Nel mirino dei truffatori, spacciatisi a quanto pare al telefono per carabiniere e avvocato, un’anziana che in quel momento era sola in casa. “Suo figlio ha causato un grave incidente – ha esordito la voce del falso agente all’apparecchio, con tono perentorio – se non vuole che finisca in carcere, deve pagare subito i danni...“.

La donna, colta di sorpresa e spaventata, ha detto di essere pronta a raccogliere subito quanto aveva in casa e a quel punto è entrato in azione al telefono anche un finto avvocato che ha garantito di poter risolvere tutta la situazione in fretta mandandole a domicilio due segretarie per ritirare la somma, alcune migliaia di euro. Le due finte segretarie, due giovani georgiane, hanno preso un taxi a Lucca per recarsi all’indirizzo indicato, ma il tassista ha trovato molto strano il loro atteggiamento misterioso e il fatto che le due straniere non conoscessero minimamente la zona né la persona che dovevano incontrare. Così ha segnalato il fatto alla Polizia che ci ha messo un attimo a fiutare aria di imbroglio. I poliziotti sono così piombati sul posto acciuffando le due donne con il malloppo. Ora sono entrambe in carcere, mentre si cerca la “mente“ del colpo.

Paolo Pacini