CRISTIANO CONSORTI
Cronaca

"Sua figlia ha investito un uomo". Insegnante in pensione sventa la truffa dei finti carabinieri

"Mi hanno detto che l’investito era sotto i ferri all’ospedale di Viareggio e hanno chiesto dei soldi. Mi sono ricordata di aver letto la disavventura accaduta a Laura Efrikian, alla fine hanno attaccato"

Carabinieri illustrano a una signora consigli contro le truffe (foto archivio)

Lucca, 11 luglio 2023 – La caparbietà e il sangue freddo a volte rischiano di andare a farsi benedire quando all’altro capo del telefono c’è chi senza troppi scrupoli cerca di portare a termine una truffa premendo sul tasto della sensibilità umana. Le denunce – anche attraverso i giornali – che qualche volta le vittime di tali raggiri decidono di fare però, costituiscono un’arma in più che permette, quanto meno, di alzare leggermente l’asticella dell’attenzione e di “stare in campana“. E’ il caso di un’insegnante in pensione della Lucchesia che venerdì scorso si è sentita cadere il mondo addosso dopo aver ricevuto una telefonata da falsi carabinieri che le comunicavano come sua figlia avesse investito un uomo con l’auto. E’ lei stessa a raccontarci la storia, risoluta nel voler rendere pubblico l’episodio – pur senza voler comparire con nome e cognome – affinché possa essere da monito. "E’ accaduto venerdì scorso - racconta - , all’incirca alle 14.30: ha squillato il telefono fisso e all’altro capo della cornetta una persona che si è spacciata per maresciallo dei carabinieri mi ha chiesto se fossi la mamma di una ragazza e ha fatto il nome di mia figlia. Poi mi ha messo in contatto, con il cellulare, con un’altra persona, anche questa doveva essere un carabiniere".

E cosa le hanno detto?

"Che mia figlia aveva investito un uomo, di cui mi hanno fornito nome e cognome, e che era ricoverato all’ospedale di Viareggio dove lo stavano operando alla spina dorsale e per la rottura dell’omero. Mia figlia avrebbe avuto il cellulare in mano mentre era al volante e per questo i familiari della persona investita volevano fare una denuncia paventando il fatto che poteva trattarsi di pirata della strada. Ragionamento che mi tornava poco perché comunque lei si sarebbe fermata no? Insomma, avrebbe rischiato due anni di galera".

Dunque?

"Dunque avevano telefonato a un mio parente che avrebbe pagato, ma si doveva pagare subito. Intanto mi hanno passato al telefono una persona che stava singhiozzando e piangendo".

La falsa figlia immagino?

"Esattamente. E qui altri dubbi: mia figlia è una persona forte, decisa, quel comportamento non corrispondeva alla sua psicologia".

Per fortuna non si è fatta abbindolare?

"Il discorso dei soldi mi ha fatto venire in mente che avevo letto della disavventura di Laura Efrikian, ex moglie di Gianni Morandi che aveva vissuto un’esperienza simile poche settimane fa. Così ho chiesto di riparlare con mia figlia, ma loro..."

Cosa?

"Hanno attaccato".

Cosa ha fatto poi?

"Ho segnalato episodio ai carabinieri. Credo sia importante far conoscere questi fatti affinché altre persone stiano in guardia nel caso in cui capitino questi episodi".