
L’alcova, o Camera degli sposi, meraviglioso esempio di barocco, una delle stanze più suggestive del Museo Nazionale di Palazzo Mansi
Trent’anni, forse più. Ma stavolta sembra davvero l’occasione giusta per dotare Lucca di un biglietto unico in grado di garantire l’accesso a tutti i musei cittadini. Nella prossima settimana si dovrebbe tenere la terza riunione tra tutti gli enti, associazioni, istituzioni e privati che gestiscono spazi museali a Lucca per provare a definire, una volta per tutte, un canovaccio di regole in grado di consentire a turisti ma anche residenti di accedere con un unico pagamento a tutte le strutture museali che come noto hanno proprietà diverse, un aspetto questo che ha finito per impedire per lunghissimo tempo la possibilità di trovare una sintesi.
Ora, anche grazie all’opera di raccordo degli assessorati comunali al Turismo e alla Cultura, l’obiettivo sembra vicino. In sostanza, sarebbe data vita a una sorta di "Lucca Card" che consente di entrare, a prezzo ovviamente calmierato e ridotto rispetto all’ammontare complessivo delle singole visite, in tutte le strutture a prescindere dalla proprietà e dalla gestione delle stesse. Basti pensare che in città vi sono musei e spazi gestiti dal Comune, dall’Orto Botanico alle torri civiche, dal Ministero dei Beni Culturali, Palazzo Mansi e Villa Guinigi, dalla Curia, con il museo della Cattedrale, ma l’elencture private, è decisamente più lungo.
La stessa Provincia ha annunciato nei giorni scorsi l’intenzione di mettere a biglietto anche le visite a una parte di Palazzo Ducale. Quella di una carta con bigliettazione unica sarebbe una soluzione in grado di mettere davvero in rete tutti i musei e consentirebbe non solo ai turisti ma anche ai lucchesi di poter accedere a tutto il patrimonio cittadino. I proventi, ovviamente, verrebbe ripartiti tra tutte le strutture aderenti. La strada pare tracciata, ora si tratta di stringere mettendo nero su bianco il progetto.