REDAZIONE LUCCA

Trentenne morta con il Covid: la Procura ha aperto un fascicolo senza indagati

Disposta l’acquisizione di cartelle cliniche ed esami per il caso di Katia Lamberti

Il sostituto procuratore Elena Leone ha aperto un fascicolo sul decesso di Katia Lamberti (nella foto), la trentenne di Torre del Lago malata di Covid morta a Ferragosto poco dopo l’arrivo in arresto cardio-circolatorio all’ospedale Versilia. L’indagine, come noto, nasce dall’esposto presentato nei giorni scorsi dai familiari che vogliono sapere come è morta Katia e se ci siano o meno delle responsabilità da parte dei medici. Il padre, Alfonso Lamberti, tutelato dall’avvocato Lorenza Calvanese del foro di Arezzo, chiede alla magistratura di chiarire se ci sono state responsabilità mediche e per questo ha chiesto il sequestro probatorio delle cartelle cliniche relative all’intervento di chirurgia estetica cui la figlia si era sottoposta poche settimane prima e il sequestro anche delle telefonate al 118.

Il fascicolo del pm Leone è al momento senza indagati e senza una precisa ipotesi di reato. La Procura di Lucca intende approfondire la vicenda muovendosi tuttavia con il necessario equilibrio. In primo luogo verranno acquisiti i risultati dell’autopsia eseguita nei giorni scorsi dal medico legale Diana Bonuccelli su incarico dell’Asl per accertare se la donna, positiva al Coronavirus, è appunto morta a causa del Covid. Le risposte ad alcuni esami arriveranno tuttavia non prima di 40 giorni. La Procura acquisirà anche copia della cartella clinica collegata al recente intervento chirurgico cui si era sottoposta e gli atti relativi all’accesso al pronto soccorso del Versilia. Intanto la famiglia si è riservata il diritto di costituirsi parte civile in caso di processo.

Katia aveva il Covid, con i primi sintomi importanti manifestatisi verso il 10 agosto. Poi la situazione era peggiorata rapidamente. A Ferragosto il fidanzato aveva fatto in tempo solo a portarla di corsa in ospedale, dove è deceduta nonostante i tentativI di rianimarla.