Ottantanove nuovi casi in Lucchesia e tre decessi avvenuti nei giorni scorsi, ma per i quali ieri dall’Asl è arrivata la conferma di positività al Covid. E’ l’ultimo bollettino dell’azienda sanitaria che ha registrato 82 nuove positività nella Piana e 7 in Valle del Serchio. A perdere la vita sono state tre donne: Maria Enrica Carlotti, centenaria deceduta domenica scorsa a Capannori, Oriella Cristofani 98enne di Montecarlo e Pierina Pacini di 83 nata a Porcari ma residente ad Altopascio.
L’83enne, in particolare, era ospita della residenza sanitaria assistita ’Il Sole’ di Altopascio, gestita dall’Asl. Nella struttura si sono registrati alcuni casi di positività degli ospiti, ma la situazione al momento è sotto controllo: alcuni pazienti positivi sono stati portati in ospedale, mentre un’altra parte è stata trasferita in una struttura Covid. In questa maniera l’Rsa, sanificata da cima a fondo, potrà essere tenuta libera per tutti gli ospiti risultati negativi al tampone. I nuovi casi registrati ieri in Lucchesia invece sono divisi tra Piana e Valle del Serchio. In Piana l’Asl ha individuato 82 casi: 14 ad Altopascio, 22 a Capannori, 33 a Lucca, 3 a Montecarlo, 4 a Pescaglia,5 a Porcari, 1 a Villa Basilica 1. In Valle del Serchio invece i focolai, al momento, sembrano di minor intensità con solamente 7 nuovi casi: 1 a Bagni di Lucca, 1 a Barga, 1 a Castelnuovo, 1 a Coreglia, 2 a Fabbriche di Vergemoli e 1 a Minucciano.
Resta in linea con le ultime 48 ore il livello di occupazione della rianimazione del San Luca. I ricoverati sono 86, di cui 16 in terapia intensiva. La situazione dei posti letto, al momento, non genera particolari preoccupazioni nei vertici Asl per quanto riguarda la Lucchesia. I posti letto di Terapia intensiva infatti sono ampliabili fino a 23, mentre entro due settimane dovrebbero arrivare i nuovi 155 posti letto per le cure intermedie Covid al Campo di Marte.
Qui il cantiere è in pieno fermento. L’obiettivo è consegnare i posti entro il 15 dicembre. Gli operai delle 24 ditte coinvolte nel maxi cantiere sotto la direzione dell’ingegnere Asl, Nicola Ceragioli, hanno già ultimato gli allacci dell’ossigeno che dovrà essere portato ai letti. In queste ore stanno montando il sistema di campanelli che servirà ai pazienti per chiamare il personale infermieristico. Ma il lavoro più importante in corso è quello all’impianto di ventilazione per il ricambio dell’aria in struttura. Non propriamente un sistema totalmente a “pressione negativa“ come quello presente al San Luca, in grado di risucchiare via, dopo averla filtrata, l’aria delle corsie. Ma un sistema comunque in grado di mantenere l’aria salubre tra i 155 posti letto.
Gli operai hanno bypassato il vecchio impianto già presente al Campo di Marte e ne hanno costruito uno ex novo che si canalizza all’esterno della struttura. Uno spunto che ha permesso di aggirare le meticolose (e lunghissime) operazioni di pulizia della vecchia ventilazione che avrebbero rubato giorni preziosi al cantiere. I letti sono già stati ordinati ed entro questa settimana dovrebbero sbarcare al Campo di Marte.