
A Castelnuovo, presso l’Unione Comuni Garfagnana, si è svolto un incontro tra tutte le organizzazioni sindacali dei trasporti della Provincia di Lucca e gli amministratori garfagnini per confrontarsi sul trasporto pubblico locale e nello specifico sul T2 e "Lotto Debole" che interesserà la Provincia, con possibili tagli di corse e riflessi sulla occupazione. Autolinee Toscane eroga nel primo anno 110 milioni di chilometri, più dei 106 milioni previsti dalla gara per i primi due anni, per successivi adeguamenti dell’offerta avvenuti dopo il 2014, anno in cui furono fissati i servizi previsti in gara. Dopo il secondo anno i km del "lotto forte" si ridurranno, sostituiti in parte di lotti a domanda debole. La Provincia di Lucca metterà in gara i servizi a domanda debole nel corso del 2023 per circa 1,7 milioni di chilometri. L’argomento del T2 e "Lotto Debole" coinvolge in prima linea l’interesse degli utenti ma anche e soprattutto i dipendenti del settore.
Serve fare chiarezza su quale può essere il ruolo delle aziende toscane, per dare un servizio adeguato ai cittadini del territorio, laddove si va evidenziando un elemento di criticità, come ad esempio la domanda debole, che può mettere in crisi intere aree interne come la Garfagnana. Obiettivo dell’incontro è stato capire meglio le dinamiche che si stanno attuando, e fare chiarezza su quale può essere il ruolo delle aziende toscane per dare un servizio adeguato ai cittadini. L’argomento è di estrema importanza per il territorio, visto che il trasporto pubblico locale può influire sulla qualità di vita della popolazione, per cui le amministrazioni locali si sono rese disponibili a realizzare sinergie anche a livello provinciale.
"Garantisco - ha affermato il presidente Andrea Tagliasacchi - il massimo impegno per realizzare una strategia di rafforzamento dei servizi in tema di mobilità, tematica che assume un valore particolare nelle aree interne come la Garfagnana in quanto strettamente collegata allo sviluppo locale". "Assicuro – ha aggiunto il vice presidente dell’Unione Michele Giannini- la massima collaborazione per far sì che il taglio previsto sia meno penalizzante possibile sulle nostre aree, non solo per il rischio di perdita dei posti di lavoro, ma anche perché il mantenimento del servizio rappresenta la base per la permanenza dei cittadini sul territorio". Soddisfazione è stata espressa anche dai sindacati per l’incontro che vuole essere solo l’inizio del percorso di ascolto delle istituzioni locali.
Dino Magistrelli