
Il San Luca
Lucca, 5 ottobre 2014 - Quante stelle per l’ospedale «San Luca»? Certo non è un hotel, dunque può apparire secondario parlare della tipica classificazione alberghiera che valuta la tipologia dell’immobile, l’arredamento delle camere e i servizi offerti. Da alcuni punti di vista tipici della dimensione alberghiera il nuovo ospedale appare veramente buono, avendo le camerette a due letti, ognuna dotata di bagno con tutti i materiali necessari anche a persone non autosufficienti. Se andiamo invece nell’ambito dei servizi tecnologici si scende decisamente la classifica delle «stelle». La disponibilità di televisori ad uso comune è indicata come obbligatoria fra i «requisiti per la classificazione degli alberghi» della Provincia di Lucca anche per gli alberghi a una sola «stella». Al «San Luca», invece non ci sono salette con il televisore. In realtà le salette ci sono e sono ben arredate ma il televisore manca. Eppure ce ne sarebbero sicuramente disponibili al «Campo di Marte», nei vecchi reparti ormai dismessi. Apparecchiature anche moderne, non vecchi televisori a tubo catodico ma a pannelli digitali. Perché non ci sono i televisori? Il direttore generale, Joseph Polimeni, risponde immediatamente. «Per quanto riguarda la salette a uso comune è un concetto superato. Il “San Luca” è proiettato nel futuro. Non si può pensare di trovare in ospedale i televisori comuni come in passato. Oggi la televisione è uno strumento personale, lo si vede anche all’interno delle case e delle famiglie, ognuno guarda un suo canale o programma». Però ad oggi non ci sono televisori nelle moderne camerette del «San Luca» e questo è un passo indietro rispetto al Campo di Marte. Perché? «L’Usl — risponde il direttore generale — non può comprare direttamente i televisori. Abbiamo fatto una gara con Estav, come ormai è obbligatorio. Gara che è in fase di definizione. Dunque entro novembre ci saranno i televisori in tutte le camerette. Anzi non ci sarà un televisore per camera ma un moderno televisore digitale per ogni letto. I ricoverati potranno, singolarmente, interagire con tali apparecchi, compresa la navigazione internet». A proposito di internet alcuni ricoverati, soprattutto più giovani, lamentano la mancanza di collegamento wi-fi che ormai è presente un po’ ovunque. Ciò rende loro impossibile restare connessi al social network anche se hanno a disposizione tablet o cellulari di ultima generazione. Al «San Luca» che succede?
«La rete wi-fi c’è e funziona. Da una ventina di giorni è regolarmente utilizzata dal personale dipendente e anzi abbiamo avuto un buon riscontro dallo stesso personale. Per quanto riguarda i visitatori e soprattutto i degenti il servizio è pronto e attivabile. Ha funzionato per un periodo e attualmente è in corso la revisione non tanto tecnica quanto di registrazione e di tutela della privacy. Un percorso che sarà comunque definito e risolto veramente in tempi molto stretti». Ultimo fronte, oggetto di svariate lamentele è quello della telefonia cellulare. Con alcuni gestori sembrano non esserci problemi, nel senso che si possono fare e ricevere le telefonate all’interno dei vari spazi del «San Luca», con altri gestori invece è indispensabile restare vicini alle finestre per non perdere il campo e dunque avere la connessione. Soluzioni in vista? «Sì. Ce ne sono. Proprio recentemente — conclude Joseph Polimeni — il Comune di Lucca ha autorizzato l’installazione di nuovi ripetitori per potenziare il numero dei canali della telefonia cellulare. Il problema dunque appare ormai prossimo alla soluzione». Diciamo dunque che ad oggi il «San Luca» si avvicina agli standard di un albergo categoria «tre stelle», forse anche a «tre stelle superior». La sfida è arrivare entro fino anno ad offrire tutti i servizi le dotazioni, gli impianti e le attrezzature a cui siamo abituati. Anche se, è doveroso ricordarlo, l’ospedale non è un albergo e prioritaria resta la qualità e la tempestività delle cure.