
La Presidente della Fondazione Barsanti e Matteucci, Maria Luisa Beconcini (in foto)
Sta suscitando un vivace dibattito la nascita di un nuovo gruppo politico a sostegno del generale Roberto Vannacci, denominato “Team Barsanti e Matteucci”. Il nome del sodalizio ha immediatamente attirato l’attenzione della Fondazione dal nome omonimo, che è intervenuta con una nota ufficiale per esprimere totale estraneità all’iniziativa e per tutelare la propria immagine e missione istituzionale.
La presidente della Fondazione, Maria Luisa Beconcini, ha chiarito con fermezza che l’ente non ha alcun legame con il gruppo politico e ha stigmatizzato l’utilizzo del nome di Eugenio Barsanti e Felice Matteucci, pionieri lucchesi dell’innovazione scientifica, in un contesto apertamente politico.
“La Fondazione Barsanti e Matteucci - si legge nella nota - è per Statuto assolutamente apartitica ed apolitica e non vuole in alcun modo che il proprio nome possa essere confuso con un’iniziativa che, invece, è apertamente politica“.
“Ci auguriamo - conclude la nota della Fondazione - che nessuno dei soggetti coinvolti ponga in essere attività, o assuma iniziative, in grado di creare un’inutile e dannosa confusione con l’attività statutaria della Fondazione. Ove così non fosse, saremo ovviamente pronti a reagire a tutela del nome dell’autonomia della Fondazione stessa”.
Sulla nascita del Team a sostegno del vicesegretario della Lega Roberto Vannacci interviene anche Valentina Mercanti, consigliera regionale lucchese e presidente del Pd toscano.
“Chi ha pensato di utilizzare il nome di Barsanti e Matteucci per un gruppo politico a sostegno del generale Vannacci dovrebbe solo vergognarsi - commenta la consigliera - Non si strumentalizzano così due scienziati che sono patrimonio culturale e identitario di tutta Lucca, non di una parte politica”.
“Benissimo ha fatto la Fondazione Barsanti e Matteucci a mettere i puntini sulle i e a tutelare la propria immagine – conclude Mercanti - Ora chi ha scelto questo nome per un gruppo politico abbia il buon gusto di ritirare l’intitolazione, che rappresenta una forzatura inaccettabile e un torto alla memoria di due illustri lucchesi”.
Resta ora da vedere se prevarrà il senso di responsabilità e rispetto nei confronti di due figure che rappresentano, ancora oggi, simboli indiscussi dell’ingegno italiano e dell’identità lucchese, oppure se il nome del gruppo politico continuerà a tenere banco nel dibattito pubblico, alimentando polemiche e divisioni.
Giulia Prete