REDAZIONE LUCCA

Task force al San Luca Al pronto soccorso nuove strutture per tagliare le attese

La Asl prevede una dotazione di letti dedicati in Medicina generale che consentirà la veloce presa in carico di pazienti non chirurgici .

Task force al San Luca Al pronto soccorso nuove strutture per tagliare le attese

La mission è abbattere i tempi di attesa al Pronto soccorso, causa di mille proteste e disagi. Il nuovo modello organizzativo lanciato in questi giorni dall’Azienda Usl Toscana nord ovest consiste nell’attivare nuove strutture semplici all’interno delle unità operative complesse di Medicina, la delibera relativa è stata appena firmata dal direttore generale Maria Letizia Casani (nella foto). Entro inizio di aprile il nuovo modello sarà operativo su Lucca, con nomina anche del responsabile della nuova struttura.

“La sezione integrata alla unità operativa complessa (UOC) di Medicina generale - si legge nel testo della delibera - permetterà di coadiuvare la regia delle attività inerenti le specialità della medicina interna nel presidio, realizzando quindi un rafforzamento della direzione specialistica e una miglior gestione delle attività e dei percorsi ospedalieri, in stretta collaborazione con il Pronto soccorso, con la finalità della presa in carico precoce dei pazienti e dell’ottimizzazione della gestione delle urgenze internistiche”.

In pratica questo nuovo modello organizzativo vuole dare una risposta al cosiddetto fenomeno del “boarding” (pazienti in attesa di ricovero), il fattore che più incide sul sovraffollamento in Pronto soccorso. Avere quotidianamente a disposizione un numero preordinato di posti letto per esigenze di ricovero ordinario potrà sicuramente dare sollievo al PS, limitando le difficoltà che interferiscono con il regolare funzionamento del settore dell’emergenza urgenza, ottimizzando l’utilizzo della risorsa posto letto e potenziando l’interfaccia tra Pronto soccorso e gli altri reparti ospedalieri, perché il buon funzionamento di questo percorso è responsabilità complessiva dell’intero ospedale. L’ormai nota carenza di personale medico di Pronto soccorso, associata all’elevato numero di pazienti che accedono a tali strutture, rende infatti necessario intraprendere modifiche organizzative che permettano - in linea con quanto indicato anche dalla Regione Toscana - la presa in carico precoce di quei pazienti che accedono al PS per problematiche di natura internistica o comunque medica specialistica (non chirurgica)“. Il nuovo modello organizzativo è stato messo in atto negli ospedali di Livorno e Versilia, in cui si sta già registrando un miglioramento nelle performance e nell’integrazione tra Pronto soccorso e Medicina interna.

“L’obiettivo di questa modifica organizzativa - spiega il direttore del dipartimento delle specialità mediche Roberto Andreini - è duplice: accogliere il prima possibile nei letti delle unità operative di Medicina interna i pazienti comunque destinati ad essere ricoverati, riducendo così al minimo l’attesa nei locali del Pronto soccorso e garantire il setting assistenziale adeguato alle patologie internistiche di più elevato impegno coadiuvando gli operatori medici e infermieri del Pronto soccorso nell’appropriatezza e tempestività delle cure . In ognuno dei nostri ospedali maggiori vengono così identificati, all’interno dell’unità operativa di Medicina, 18-20 posti letto dedicati a questa specifica attività. Nelle nuove strutture denominate Unità operative semplici di presa in carico precoce verranno accolti quindi i pazienti destinati a ricovero da PS e anche i pazienti con patologie con gestione più impegnativa sia clinica che assistenziale. Il personale medico e infermieristico assegnato alle sezioni integrate sarà commisurato alle esigenze, anche logistiche, del singolo presidio ospedaliero“.ità sempre dimostrati”.