Tari, per ditte e famiglie agevolazioni fino al 75%

La giunta approva la manovra da 1,2 milioni. Sconti già nella bolletta di agosto

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di Daniele Masseglia

Fino al 75% di sconto sulla tassa rifiuti per il 2021 per molte imprese, con le prime applicazioni già previste nella bolletta di agosto. Ma anche la novità dell’esenzione totale per chi, come le discoteche, è stato costretto a chiudere a causa del Covid. Dopo l’annuncio di alcuni giorni fa, la giunta ha dato il via libera al piano di riduzioni della Tari per le famiglie e le imprese per un importo complessivo di circa 1,2 milioni di euro grazie al fondo attribuito dal governo al comune di Pietrasanta e al decreto sostegni-bis nell’ambito dell’emergenza sanitaria. Se per molte categorie di imprese le agevolazioni potranno arrivare al 75%, per le famiglie che presenteranno l’Isee la riduzione è stata innalzata dal 50% al 75%: le nuove riduzioni si sommano a quelle approvate nell’ultimo consiglio comunale.

"La riduzione più sostanziosa – spiega il vice sindaco e assessore ai tributi Stefano Filiè (nella foto) – è destinata alle imprese. per le qualil sono previsti quasi 1,1 milioni euro di agevolazioni, mentre per le famiglie la somma è di circa 120mila euro portando complessivamente il taglio al 9% sul costo del servizio. Per le famiglie siamo andati oltre, innalzando il tetto dello sconto dal 50% al 75%. Ringrazio il dirigente Marco Cannata, il funzionario Marco Pelliccia e gli uffici che hanno lavorato a questo importante provvedimento destinato ad alleggerire il peso dei tributi e per essere riusciti ad inserire le agevolazioni già con l’arrivo degli avvisi di agosto. Provvedimenti concreti che danno risposte concrete in un periodo storico dove c’è bisogno di sostanza". Tabelle alla mano, Filiè sottolinea che per le famiglie, indipendentemente dal numero dei componenti, lo sconto è lineare (4%), mentre per le imprese le riduzioni possono raggiungere come detto il 75%. "L’unica esenzione totale – conclude – sarà per le discoteche, rimaste sempre chiuse così come musei, biblioteche, scuole, associazioni e luoghi di culto. Le riduzioni hanno tenuto conto delle attività che più hanno sofferto. Ci sono quelli che potevano restare aperti ma di fatto erano sempre vuoti: dai negozi di abbigliamento agli hotel e altre tipologie come calzature, librerie, cartolerie, ferramenta, tende e tessuti, antiquariato, parrucchieri, barbieri, estetisti, mense, birrerie, hamburgherie, bar, caffè, pasticcerie, ortofrutta, pescherie, fiori e piantee pizza al taglio. Siamo andati incontro a tutte le categorie più in difficoltà".