Taglio indiscriminato delle classi La “preoccupazione” dei sindaci

I primi cittadini dell’Unione dei Comuni temono ripercussioni sul sistema scolastico locale

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Grido d’allarme per la scuola in Garfagnana. I sindaci dell’Unione dei Comuni della Garfagnana sono molto preoccupati per la riduzione delle classi, decisa a livello regionale, nelle scuole materna, primaria e secondaria di primo grado della vallata.

"Questa decisione – affermano i sindaci – va rivista quanto prima. Devono essere trovate risorse e personale per riportare il numero di classi allo stesso livello dell’anno scolastico in corso. Siamo Comuni delle aree interne, di aree svantaggiate dove la scuola è un presidio da non smantellare. E’ inutile che da una parte si ritenga fondamentale investire sulle aree rurali e disagiate del Paese destinando somme consistenti per invertire il trend di calo demografico ormai palese e dall’altra, con decisioni prettamente matematiche, si dichiari la chiusura di alcune scuole o la riduzione del numero di classi. Abbiamo investito in scuole nuove, moderne e adeguate alla sismicità del nostro territorio e non vogliamo che diventino scatole vuote finanziate con soldi pubblici".

"Chiediamo – è la conclusione dei sindaci dell’Unione dei Comuni – con forza che l’Ufficio scolastico regionale ascolti le nostre istanze che riteniamo siano le stesse di chi governa la Regione Toscana".

Dino Magistrelli