REDAZIONE LUCCA

Svelato il nuovo progetto Lavori entrati nel vivo: servirà un milione di euro per conferire il nuovo look

Presentati gli interventi e l’attuale stato dell’Ostello San Frediano, chiuso da cinque anni. Svuotato degli arredi, ora l’operazione di Ristogest e Comune di Lucca entra nel clou.

Svelato il nuovo progetto Lavori entrati nel vivo: servirà un milione di euro per conferire il nuovo look

Chiuso al pubblico da oltre cinque anni, l’Ostello San Frediano ora è proiettato verso il rilancio: ieri ha aperto le sue porte per la presentazione alla stampa del progetto di rinascita. Una conferenza stampa a cui hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco Mario Pardini, l’assessore al Turismo Remo Santini, il direttore generale di “Ristogest“ (la società di Lecco che ha la concessione) Lorenzo Gatti e il presidente del Real Collegio Francesco Franceschini. Un modo per mostrare quale sia lo stato dell’ostello oggi e aggiornare sui lavori di riqualificazione che adesso entrano nel vivo. “Ristogest“ insieme al Comune provvederanno a far rifiorire la struttura ad oggi chiusa e abbandonata.

Aprendo il portone dello storico “ostello della gioventù“ non si può far altro che restare allibiti: desolazione, sbigottimento sono scritte sui volti dei presenti insieme a tanta curiosità, per una delle strutture più grandi del centro storico che aspetta di essere rinnovata. "La prima volta è stato come vedere Chernobyl dal vivo" dice in conferenza stampa il direttore generale di “Ristogest“, Lorenzo Gatti. Come dire: un luogo in cui il tempo pareva si fosse fermato. Ciò che sorge spontaneo è, quindi, domandarsi quando e come avverranno i lavori per il rinnovo dei locali, che non subiscono importanti modifiche dalla grande apertura del 2001. Sì, perché la prima vera e propria apertura con tanto di modifiche strutturali avvenne nel 2001, quando quella parte di edificio di dominio del Real Collegio, allora scuola, fu ristrutturato con i fondi del Giubileo e adibito a ostello. E da quel momento è stato luogo di passaggio di molti pellegrini della via Francigena, ma anche di turisti che hanno potuto apprezzarne la centralità visto che si trova a due passi da San Frediano.

E’ il 2017 quando chiude definitivamente i battenti in attesa, due anni dopo, della concessione alla “Ristogest“, la cui ambizione al tempo resta frenata dalla scoppio della pandemia: "Dopo i numerosi sopralluoghi - ha raccontato Gatti - c’è stata la pandemia, e subito dopo la concomitanza con il cantiere della palestra dell’ex Cavallerizza Ducale, che hanno fatto slittare il programma imposto, ma stiamo comunque lavorando per aprire l’ostello prima possibile". L’immobile è stato svuotato quasi completamente, sono rimasti solo poster e quadri collezionati nel tempo lasciati come strumento iconografico del posto. Mentre gli arredi sono stati devoluti a specifiche onlus che, con un bando simbolico di un euro, sono riusciti a creare gli ospedali da campo durante l’emergenza sanitaria Covid.

L’ambiente ripulito è pronto dunque per gli interventi propedeutici come scavi per nuove tubature e lavori ai solai, mentre un’incognita è costituita dalla caldaia ferma da 5 anni così come l’impianto idraulico. Con l’aiuto di professionisti locali e di nuove tecnologie, la struttura è stata riprogettata e studiata da e in ogni punto. La presentazione del progetto futuro prevede un totale “svecchiamento“ dell’impostazione generale dell’ostello e della sua concezione. Rinfrescare, rinnovare e rimodernizzare sono le parole d’ordine di un’idea che ricerca elementi che possano garantire più contemporaneità, conformi a strutture già esistenti in Europa.

Il costo del piano di modernizzazione ammonta ad un milione di euro. "Il progetto del nuovo Ostello San Frediano presentato - dichiarano il sindaco Mario Pardini e l’assessore al Turismo Remo Santini - riqualificherà l’intera area cittadina, rappresentando un centro nevralgico per l’accoglienza turistica di tutto il territorio", la priorità di questa riapertura nasce anche dalla volontà del Comune di Lucca di superare il trend di questi anni e di voler avvicinarsi al secondo posto in Toscana come città più visitata.

Rebecca Graziano