
Stazione di Altopascio, si cambia. Non convoglio, ma metodo di gestione a seguito di novità normative. Il contratto con Rfi risaliva al 2001 e aveva durata di 9 anni, con opzione di altrettanti. A fine del 2019 è scaduto e allo stato attuale c’è la proroga, fino alla stipula dei nuovi accordi.
Le regole sono ora diverse a livello nazionale. Infatti non si prevedono più i contratti direttamente con i Comuni, ma concessioni di spazi in comodato gratuito, mentre per i fondi commerciali che producono reddito (come i bar), attualmente la disposizione in vigore è la seguente: l’intesa deve essere tra Rfi e gestore del locale. Prima, invece, la locazione veniva amministrata in un sistema triangolare: tra Rfi e Comune in primis e poi il Municipio affittava al gestore dell’attività di somministrazione di bevande ed alimenti che, tra i suoi compiti, aveva anche la gestione, la pulizia, la manutenzione, ad esempio della sala d’attesa. "La questione è cambiata, ed è così in tutta Italia - spiega l’assessore e vicesindaco Daniel Toci - , il Comune ha tentato di proseguire su questa strada, ma ci è stata respinta questa soluzione. Quindi come funziona? Ferrovie riprenderà in carico i locali e sarà responsabile di affidare la gestione del bar, visto che la convenzione del 2000 non poteva essere riproposta. Si sta andando verso l’affidamento. Noi, come amministrazione comunale, abbiamo dato precise raccomandazioni a Rfi, per fare in modo che venga mantenuto il servizio e che venga valorizzato questo presidio all’interno della stazione".
Fin qui Toci. Il titolare dell’esercizio commerciale venderà la licenza tabacchi, sembra vi siano persone interessate a subentrare a primavera 2022. Il bar sopravviverà.
Massimo Stefanini