Spray sui velox, segnalazione alla Procura

Il comandante della polizia municipale: “Hanno fatto un danno alla cittadinanza, i box torneranno in funzione entro pochi giorni“

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Segnalazione alla Procura per il caso dei box arancioni destinati a contenere i autovelox “mobili“ e che in questi giorni sono stati bersaglio dei vandali che hanno agiro a colpi di spray nero per oscurarne la visibilità e, quindi, impedire le multe. Nel mirino almeno 3 velox su 7 totali, quello di Sant’Anna, San Concordio e viale Carlo del Prete. Non è escluso che l’occhio di qualche telecamera vicina possa aver immortalato l’autore del gesto.

“E’ possibile, certo, ma al momento non posso dire di più proprio perchè abbiamo inoltrato la segnalazione alla Procura su questi specifici fatti – spiega Maurizio Prina, comandante dei vigili urbani di Lucca –. Vorrei soltanto dire a chi si è divertito con questa pseudo goliardata, che purtroppo il danno lo fa solo a se stesso e a tutta la cittadinanza. Sia perchè quello che si danneggia poi diventa un costo inevitabile, a carico della comunità, sia perchè si sottrae temporaneamente i velox al ruolo specifico e fondamentale: restituire sicurezza ad alcuni tratti di viabilità che sono stati individuati come più problematici proprio a causa dell’alta velocità e di incidenti. Gli autovelox sono lì per la sicurezza che è un bene di tutti, non ha colore politico nè fazione. Evidentemente qualcuno fa ancora fatica a capirlo“.

Comunque nel giro di pochi giorni quei temuti occhi elettronici torneranno a “vedere“: non inganni il box arancione tinto di nero, perchè potrebbero essere ugualmente funzionanti, come spiega il comandante Prina. “Nei prossimi giorni provvederemo intanto a ripulire i vetrini, per far tornare in azione questi dispositivi anche per i controlli serali. La modalità – sottolinea il comandante Prina – è quella di sempre: funzionano quando c’è una nostra pattuglia vicino che gestisce il velox inserito“.

Da sottolineare che per qualcuno queste colonnine arancioni sono tutt’altro che un nemico. “Penso al comitato di Pontetetto che da tempo ci sollecitava un provvedimento di questo tipo come deterrente all’alta velocità – dice Prina –. Ma anche il viale Luporini, dove si trova l’altro box, e viale Carlo del Prete sono zone nevralgiche per quanto riguarda i sinistri, che è importante monitorare“. La curiosità è la “firma“, lì forse al solo scopo di prendere ulteriormente in giro: sul velox di viale Carlo del Prete con lo spray è stato disegnato un simbolo che ricorda quello dei movimenti no vax. A Pontetetto, sul viale di San Concordio, invece le scritte erano riferibili a simboli satanisti.

Laura Sartini