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"Snai, dipendenti a rischio? Non ci risulta". I sindacati: "Vigileremo"

Preoccupazione nelle ultime ore per i 400 dipendenti della Snai impiegati nella sede di Porcari per la fusione con Cogetech. "Ci dicono che un piano industriale non c'è: impossibile crederlo"

Un punto Snai

Lucca, 17 dicembre 2015 - Tutto rimarrà com’è. Almeno per ora, almeno fino a quando la direzione aziendale non incontrerà di nuovo le Rsu e i sindacati. Tempo previsto per il prossimo incontro: fine gennaio, metà febbraio. Promettono però di non abbassare la guardia i sindacati, come spiega il segretario provinciale Fiom Mauro Rossi, sulla vicenda Snai che vede un clima di profonda preoccupazione per i 400 dipendenti impiegati nella sede di Porcari a seguito della recente fusione con Cogetech di Milano, uno dei principali concessionari italiani attivi nel settore gaming. Fusione che, secondo voci di corridoio, potrebbe inseguire una direzione di razionalizzazione, con i relativi tagli su quegli uffici che così risulterebbero ‘duplicati’.

«Il nuovo amministratore delegato dell’azienda e il responsabile del personale – spiega Rossi – hanno tentato di rassicurarci. Tanto da dirsi meravigliati delle notizie apparse sulla stampa nelle ultime ore. Quel che si è appreso in sede d’incontro ieri a Confindustria è stato che un piano industriale, stando a quanto sostiene lo stesso ad, non c’è. Ecco perché si sono presi tempo rimandando il prossimo incontro a metà gennaio. Naturalmente queste affermazioni non ci hanno affatto convinto. Com’è possibile che di fronte a una maxi fusione come questa non ci sia un piano industriale che descriva scenari futuri? Motivo per il quale resteremo ad aspettare sì, ma certo non abbasseremo la guardia».