
Remo Santini dice No alla eventuale candidatura a sindaco per il centrodestra a Capannori nel 2024. L’assessore al turismo del Comune di Lucca, da noi contattato, ha rivelato di volersi impegnare nel suo ruolo attuale, a meno di dodici mesi dall’insediamento della giunta lucchese. Tra l’altro con una serie di progetti avviati, di obiettivi da raggiungere e quindi con una notevole mole di lavoro da portare avanti.
L’ex caposervizio del quotidiano La Nazione di Lucca non è stato cercato da nessuno e il suo nome è circolato nell’ottica del solito toto candidati che si fa alcuni mesi prima dell’apertura delle urne. Santini inoltre è residente a Segromigno e quindi qualcuno lo ha inserito nella rosa dei possibili identikit plausibili. Ipotesi e congetture simili a quelle del calciomercato, quando ad ogni squadra, in tutte le categorie, si associano i nomi di molti giocatori. Succede su entrambi i versanti. Santini per il centrodestra, che a Capannori non vince dal 1999, quando diventò primo cittadino Michele Martinelli, ma illazioni anche nel centrosinistra dove, ad esempio, era rimbalzato il nome di Gabriele Bove, ex assessore a Capannori, poi a Lucca. Un centrosinistra che deve inglobare anche le istanze della parte più radicalmente a "gauche" e che deve decidere, vista la rosa numerosa di candidati, se fare le primarie oppure no.
Nel 2014 Menesini le vinse, superando Silvana Pisani e Eugenio Baronti e spiccò il volo verso il primo successo, poi replicato nel 2019. In entrambi i casi, tra l’altro, al primo turno, senza ballottaggio, aspetto da sottolineare poiché mai si era verificato prima. Sì, perché nell’ex borgo rurale più esteso d’Italia, fortissima è sempre stata l’impronta della Dc.
Lucca e Capannori isole bianche in un oceano rosso, quello toscano.
Adesso i tempi sono cambiati. Ma senza primarie la scelta non sarà semplice. Giordano Del Chiaro, Davide Del Carlo e Matteo Francesconi hanno le credenziali giuste e con un denominatore comune: la giovane età, come più volte abbiamo sottolineato. Dopo l’estate partiranno le trattative vere, per avere il nome giusto entro la fine del 2023 e impostare la campagna elettorale in avvio del 2024.
Massimo Stefanini