S.Frediano, campanile aperto al pubblico Dopo dodici anni il sogno diventa realtà

Il progetto fortemente voluto da monsignor Giannotti. Ecco nel dettaglio quali sono stati gli interventi

S.Frediano, campanile aperto al pubblico  Dopo dodici anni il sogno diventa realtà

S.Frediano, campanile aperto al pubblico Dopo dodici anni il sogno diventa realtà

di Paolo Mandoli

Dopo 12 anni si concretizza il sogno di monsignor Michelangelo Giannotti, rettore della basilica di San Frediano e vicario generale dell’Arcidiocesi di Lucca. Da ieri mattina il campanile della basilica di San Frediano finalmente è aperto al pubblico. La cerimonia inaugurale, compresa una prima visita e una conferenza stampa, ha richiamato un pubblico numeroso di lucchesi e operatori che hanno seguito i lavori di restauro.

Proprio monsignor Giannotti ha ricordato che l’idea di restaurare la torre campanaria si lega alla necessità di trovare sempre nuove risorse economiche, da destinare al recupero e alla valorizzazione del complesso monumentale di San Frediano, uno scrigno di tesori per la storia dell’arte e luogo di spiritualità tra i più importanti della città. Purtroppo non tutto è fatto. Anzi. Sia nella chiesa come negli archivi, nei magazzini e per alcune opere d’arte sono necessari restauri importanti e in alcuni casi anche urgenti per non perdere parati, quadri, ecc. Dopo l’introduzione di monsignor Giannotti hanno sottolineato l’importanza dell’apertura del campanile Ilaria Boncompagni, della Soprintendenza Lucca-Massa, e Marcello Bertocchini, presidente della Fondazione Crl. Il progetto di restauro e riqualificazione del campanile è stato affidato allo studio tecnico associato dell’ingegnere Lorenzo Natucci e dell’architetto Paola Butelli di Lucca che hanno illustrato le varie fasi. Il via libera della Soprintendenza ha permesso l’inizio dei lavori nel marzo 2019. Il cantiere è stato poi interrotto per buona parte del 2020 e del 2021, a causa della pandemia. A fine 2021 sono ripresi i lavori a pieno regime fino ad arrivare alla loro conclusione.

L’intervento è consistito nella sistemazione e messa a norma delle scale esistenti, nel restauro del paramento interno, dei solai e della copertura, compresi i merli danneggiati dagli agenti atmosferici; nell’inserimento della scala elicoidale che consente al visitatore, che arriva dall’interno della basilica, di salire al piano da cui ha inizio la scala in pietra che conduce alla sommità del campanile. Per quanto riguarda la cella campanaria è stato realizzato un vero e proprio osservatorio con la sistemazione di piccole gradinate in legno removibili che, con l’ausilio di un sistema di protezione, permetteranno la migliore e più sicura visibilità all’esterno.

Inoltre è stata sostituita una campana fuori tono con una fedele copia della campana di Santa Zita, realizzata in fonderia; sono state restaurate le campane esistenti e sostituiti i meccanismi di movimentazione delle campane che possono essere suonate anche a mano. Inoltre ci sono stati adeguamenti impiantistici interni sui fronti elettrico, video di sicurezza e di vigilanza, la sostituzione di reti protettive antivolatili, la pulizia delle aree finestrate dalle erbe infestanti, la pulizia dei paramenti murari interni con reintegro di piccole parti mancanti, il restauro di tutte le parti in ferro. Tutto l’intervento è costato circa 600.000 euro che sono coperti dalle finanze della basilica grazie ai fondi raccolti dalla bigliettazione (in media 75.000 visitatori l’anno) per l’ingresso nella basilica dal 2016, e grazie a prestiti bancari già in essere, con l’aggiunta del generoso contributo di 140.000 euro concesso dalla Fondazione Crl.

La torre campanaria è alta 55,2 metri vi si accede attraverso una porta posta al termine della navata di sinistra, di fianco all’altare maggiore. Dalla prima stanza parte la scala elicoidale in ferro composta da 37 scalini che raggiunge la sala che dà il via alla salita tramite scalini in pietra: ben 139 dotati di corrimano in ferro. Al termine di questi scalini i visitatori giungono in una sala da cui, con 16 scalini in legno, si arriva nella cella campanaria, posta a 40,88 metri dal piano del presbiterio. Tutto il percorso (in totale 199 scalini) è costellato da 31 aperture. Il biglietto intero per visitare la basilica e il campanile è di 6 euro; il biglietto ridotto (studenti e per gruppi sopra le 15 persone) 3 euro.