REDAZIONE LUCCA

"Se devo pagare, credo lo toglierò". Passi carrabili a pagamento. La parola ora passa ai cittadini

C’è chi protesta, ma anche chi in realtà non sapeva niente della determina che approva l’iter che i residenti dovranno seguire per regolarizzare i passi carrabili già esistenti.

Un ragazzo mostra un cartello di un passo carrabile (foto Alcide)

Un ragazzo mostra un cartello di un passo carrabile (foto Alcide)

La notizia era già stata annunciata lo scorso dicembre poco prima della fine dell’anno, ma adesso che i passi carrabili a pagamento diventeranno presto (e di nuovo) realtà, ecco arrivare anche le polemiche. Dopo i toni accesi dell’opposizione, ma anche alcuni dubbi da parte del centrodestra, ad alzare la voce stavolta sono i cittadini. Facendo un giro della città, ma soprattutto della prima periferia, pare infatti che ai lucchesi, questi 24 euro al metro da pagare ogni anno, non vogliano proprio andare giù. Tanta anche la confusione.

Ma facciamo un passo indietro: il Comune ha recentemente pubblicato la determina che approva l’iter che i cittadini dovranno seguire per regolarizzare i passi carrabili già esistenti. Un nuovo regolamento che prevede, appunto, anche il pagamento di una tariffa annuale. Una scelta che, stando alle recenti stime di Palazzo Orsetti, dovrebbe portare nelle casse del Comune oltre 700mila euro in un anno, a fronte di una spesa dei privati di 50-60 euro annui. La notizia, però, pare non essere arrivata a tutti: "Non ne sapevamo niente - spiega una famiglia di via Mammini, a San Concordio - . Ci informeremo sul da farsi, ma se dobbiamo anche perderci tanto tempo, valuteremo se togliere direttamente il cartello. Tanto, quando ci sono i grandi eventi, la gente parcheggia senza guardare".

Della stessa opinione Nicoletta M., che si è trasferita a San Marco da poco più di due anni: "Non lo sapevo - dice - . Ma non intendo pagare anche per un passo carrabile, quindi credo che lo toglierò. Dispiace perché, soprattutto quando ci sono i Comics, faceva comodo".

"I passi carrabili sono un diritto di tutti ed è ingiusto farli pagare", aggiunge Dante, sempre di San Marco. Ad intervenire sulla questione anche lo scrittore Bartolomeo Di Monaco, ricordando che – questa tassa – fu tolta dalla giunta Fazzi ben oltre vent’anni fa: "L’amministrazione sta facendo un errore - sostiene - . Per un’entrata di modesta entità (di cui, dunque, si potrebbe fare a meno), si mettono i cittadini in una situazione di grande confusione e, per risolvere, molto probabilmente dovranno rivolgersi ad un geometra, sostenendone le ulteriori spese. E’ illegittimo, e lo dice anche la Cassazione, far pagare una tassa ai proprietari di passi carrabili “a raso“, ed è inoltre fuori luogo richiedere a chi rinuncerà alla protezione del proprio passo carrabile la restituzione di un cartello che ha dismesso (e forse perduto) più di vent’anni fa. L’amministrazione Fazzi, a quel tempo, usò il buon senso, e lo si deve pretendere anche ora per non inguaiare i cittadini. Spero che l’attuale amministrazione - conclude - non voglia procedere in questa iniziativa disastrosa che sta già creando il panico e una forte opposizione tra i cittadini".

Giulia Prete