Scatta la corsa alle amministrative. Ma con più incertezze che certezze

I partiti sono al lavoro (soprattutto nel centrodestra) per trovare i candidati, ma molti guardano al civismo

A meno di otto mesi alle elezioni che vedranno interessate numerose amministrazioni comunali della nostra provincia, il quadro dei possibili candidati è totalmente in movimento. Certezze poche, quasi nessuna, con l’eccezione di qualche comune dove il sindaco uscente potrà ricandidarsi per un nuovo mandato.

L’incertezza abbraccia prima di tutto Capannori, la realtà più importante tra quelle che andranno al voto nel 2024. Nella Piana le manovre sono da tempo iniziate, ma il percorso, prima di arrivare al parto, pare ancora lungo e non privo di ostacoli. In casa del centrosinistra, l’uscita di scena per il raggiungimento del limite massimo di mandati di un sindaco del calibro di Luca Menesini ha generato l’inevitabile lotta per la successione.

In pole position sono in due, entrambi assessori uscenti: Giordano Del Chiaro e Matteo Francesconi. Il terzo incomodo è Davide Del Carlo.

In casa del centrodestra che da venti anni se ne sta all’opposizione, praticamente una vita, si guarda sia dentro il recinto politico, sia in quella che con una buona dose di retorica viene definita la cosiddetta società civile. Tra le prime, un nome che riscuote consensi è quello di Matteo Petrini. Giovane, con una esperienza politica alle spalle e con l’appoggio del principale partito dello schieramento da cui proviene, ovvero Fratelli d’Italia. La sua candidatura, però, ha qualche ostacolo sul percorso: alcune delle altre componenti della coalizione storcono il naso, basti pensare alle dichiarazioni dei giorni scorsi del neo vice coordinatore regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti che ha parlato della necessità di guardare al civismo.

Non basta: la sua candidatura viene in qualche modo scalfita anche dalle posizioni, davvero nette, di Fratelli d’Italia sulla questione degli assi viari che vedono l’appoggio incondizionato o quasi del partito di Giorgia Meloni. Una posizione non certo semplice per chi poi dovrebbe andare a chiedere voti nelle zone dove le opere sono destinate a portare più di uno sconquasso.

Incertezza anche a Castelnuovo Garfagnana: finita l’era di Andrea Tagliasacchi, il centrosinistra potrebbe puntare sulla attuale sua vice Chiara Bechelli, mentre il centrodestra potrebbe giocare la carta di Elena Picchetti, avvocato già consigliere comunale di Fratelli d’Italia. A Borgo a Mozzano, qualora non fosse possibile il terzo mandato (come pare probabile, legge attuale alla mano) per Patrizio Andreuccetti, ecco che spunta il nome di Roberta Motroni. Nel centrodestra, invece, è nebbia fitta. A essere certo della candidatura è invece il sindaco uscente di Pescaglia Andrea Bonfanti che attende solo di conoscere il nome dello sfidante.

Occhio a due partite: quella dei rapporti di forza del centrodestra, con Fratelli d’Italia che proverà a fare il pieno dei candidati sindaci ma dovrà misurarsi con le altre formazioni; e a quello che succederà in Mediavalle e Garfagnana, dove il peso del terzo polo, segnatamente di Marco Remaschi, potrebbe modificare alcuni equilibri. Siamo solo all’inizio.

Fabrizio Vincenti