
La chiesa di Santa Caterina
Lucca, 4 luglio 2014 - Loredana Cipriani Ciabatti, una vita da presidente della delegazione Fai lucchese (Fondo Ambiente Italiano), carica che solo in questi giorni ha lasciato, può giustamente gioire. Il restauro della chiesa di Santa Caterina è realtà. Dopo decenni di incuria, grazie a una battaglia condotta senza risparmio di energie, il piccolo gioiello barocco torna ad aprire i battenti nel giro di una settimana. «Dopo tanti anni di impegno, iniziato nel 1996, è davvero una grande soddisfazione - racconta -. E’ stato un significativo esempio di mobilitazione popolare per il recupero di un bene particolarmente amato dai lucchesi». Come ebbe inizio la “crociata” del Fai a favore della chiesa? «La chiesa era chiusa dal lontano 1976 e grazie all’interessamento dell’allora sindaco Lazzarini l’abbiamo ripulita ed aperta in occasione della Giornata Fai del 1996 e l’anno dopo. L’abbiamo aperta e curata fino a che le condizioni di sicurezza lo hanno consentito. I risultati concreti sono arrivati con le firme per i “I Luoghi del Cuore”. La campagna si concluse con 19.238 segnalazioni: Santa Caterina si piazzò al terzo posto nella classifica nazionale». Fu la svolta. «Sì, le segnalazioni ricevute hanno rappresentato una scossa giunta fino al Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Grazie anche all’attività di sensibilizzazione del Fai di Lucca, nel 2011, il Consiglio Superiore Beni Culturali assegnò 800 mila euro alla Soprintendenza, per i lavori di consolidamento e restauro. Altri 20 mila euro sono stati stanziati dal Fai per l’organo». Santa Caterina non ha solo un grande valore artistico. «E’ uno straordinario esempio di architettura barocca, ma va aggiunto il valore sociale che ha rivestito come luogo di preghiera e punto di riferimento per le donne che lavoravano alla Manifattura. Ho ricevuto tante testimonianze umane, soprattutto su “Emilietta”, figura indissolubilmente legata alla chiesina, alla cui memoria con i commercianti della zona abbiamo preparato una targa che la ricorda». Sta per lasciare la guida della Delegazione lucchese. «Ho presentato le mie dimissioni nel novembre 2013, dopo 23 anni di presidenza. Lascio a Maria Talarico Giurlani l’unica Delegazione della Toscana, che vanta due successi: il Teatrino di Vetriano e la restituzione alla città di Santa Caterina». Sarà naturalmente presente alle manifestazioni collegate all’inaugurazione della Chiesa. «Sono certa che il Comune mi inviterà, ma nel mio ruolo di Property Manager e Soprintendente del Teatrino di Vetriano nei prossimi giorni sono impegnata fuori Lucca». Programmi per il futuro? «Come ho detto, le mie forze si concentreranno sul Teatrino di Vetriano, tornato in piena attività dal settembre 2002, con programmi e iniziative diversificate: dalla prosa, alla lirica, passando per i meetings e le celebrazioni di matrimoni civili. E poi come potrei non collaborare con la rinnovata Delegazione che proprio io ho proposto?»