Francesco Meucci In che modo? Beh, molto semplicemente stabilendo in modo collegiale i due-tre obiettivi di fondo e poi condividendoli immediatamente con l’opinione pubblica. Perché un’altra cosa assai singolare di questo organismo è che da quanto è stato istituito a oggi nessuno ha capito bene come vuole celebrare Giacomo Puccini nel centenario della morte. Si è solo capito che ci saranno delle celebrazioni e che per esse è stato stanziato un finanziamento di 9,5 milioni di euro. Ma se il Maestro sarà ricordato con un concerto, un convegno o una statua (si fa per dire), ancora non è chiaro. E a ben vedere è proprio questo che oggi i lucchesi (così come i viareggini e tutti gli appassionati di Puccini) vogliono capire: al di là delle polemiche e degli scontri, come sarà celebrato questo anniversario? E noi come chiunque altro chiediamo progetti, idee, contenuti e date. Vogliamo iniziare a vedere che le celebrazioni per Puccini prendano forma e sostanza e non restino solo chiacchiere buone per discutere e far discutere. Altrimenti, saremmo autorizzati a credere che il Comitato – nella sua interezza – sia il solito carrozzone messo in piedi per spartirsi soldi e potere.