REDAZIONE LUCCA

Rogo alla “Rox“: patteggia per incendio colposo

Un anno e 9 mesi, con pena sospesa, per Romano Ercolini, storico titolare. Archiviato il procedimento per frode assicurativa della “Er.Ba Market“

Si conclude con un patteggiamento e un’archiviazione la vicenda giudiziaria legata all’incendio della Rox di Porcari, avvenuto cinque anni fa. L’avvocato Andrea Rugani, legale di Romano Ercolini, titolare della Er.Ba Market per 40 anni, è riuscito a far avere al suo assistito un anno e 9 mesi per incendio colposo, con pena sospesa. L’archiviazione, altra conquista importante, è arrivata invece qualche mese fa, verso la fine di dicembre, e riguarda l’accusa di frode assicurativa mossa dalla Procura sempre ai danni di Ercolini.

L’azienda, che aveva sede in via Giacomo Puccini, operava nel campo della distribuzione di calzature con i marchi Rox e Lalù. A fine anno del 2017 venne messa in ginocchio da uno spaventoso incendio che la sera del 28 dicembre di cinque anni fa distrusse il calzaturificio Rox. Il rogo, partito da un magazzino, finì per estendersi mandando in fumo un grande capannone e migliaia di paia di scarpe. Le fiamme impegnarono duramente varie squadre di vigili del fuoco, in una lotta serrata durata un’intera notte. Un danno quantificato di oltre 5 milioni di euro.

Le indagini partite subito dopo l’incendio, atte a chiarire la dinamica e quindi le cause del rogo, coinvolsero lo storico titolare. L’ipotesi avanzata inizialmente dalla Procura, era quella dell’incendio doloso, dietro il quale si pensava ci potesse essere una bancarotta di svariati milioni di euro.

La Er.Ba Market venne dichiarata fallita dopo due anni, a maggio del 2019. Ma l’ipotesi della bancarotta andò sfumando e il capo di imputazione venne derubricato da doloso a colposo, appunto. In questo modo, senza la dimostrazione di una riconducibilità del rogo a condotta dolosa di Ercolini, il gip titolare delle indagini, Antonia Aracri, ha accolto, circa due mesi fa, la richiesta di archiviazione del procedimento per frode assicurativa.

Sono rimaste sempre in piedi, però, le responsabilità contestate all’imputato in materia di prevenzione e sicurezza, quindi carenze nelle misure antincendio. A novembre scorso, la richiesta di patteggiamento con le circostanze attenuanti generiche, era stata rigettata. Ma già allora non si escludeva un nuovo tentativo da parte della difesa. E così è stato. Questa volta è andato a buon fine. Il giudice Riccardo Nerucci ha accolto la nuova richiesta di patteggiamento presentata dall’avvocato Rugani. La pena, con il beneficio della sospensione, per Romano Ercolini è di un anno e nove mesi.

Teresa Scarcella