Recuperare i terreni incolti Il progetto salva-colline

Un’idea per dare sicurezza al territorio dopo il grande rogo della scorsa estate. Ci sono diversi ettari di oliveti che potrebbero essere dati a piccoli imprenditori

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Recuperare i terreni incolti in un’ottica di inclusione sociale e sicurezza. È questo il cuore del progetto avanzato da Dandj Frati, presidente di Eleiva e nuovo vice della Consulta del Volontariato di Massarosa: un’idea ancor più di attualità dopo l’incendio dello scorso luglio. "Una prima idea in questo senso era stata avanzata già un anno fa – ricorda Frati – e prevedeva il recupero dei terreni abbandonati attualmente in concessione alla Salt lungo l’asse autostradale. Sono diversi ettari di oliveti che avremmo voluto dare in concessione a piccoli produttori locali o privati, per farne un uso sociale e in modo che tornassero a prosperare". Una proposta che è stata avanzata nuovamente all’interno della Consulta all’amministrazione. "Alla luce di quel che è successo quest’estate, sarebbe ancora più importante che si recuperassero oliveti e boschi abbandonati. Le nostre colline hanno grosse potenzialità a livello turistico e ambientale, ma soffrono anche di una notevole fragilità idrogeologica. Un problema che gli incendi hanno aggravato. Il recupero della coltivazione consentirebbe di contenere il dissesto e creare un contesto di pregio assieme alle attività turistico-ricettive e culturali".

L’idea si sta già concretizzando. "Come associazione Eleiva abbiamo individuato alcuni terreni tra Bozzano, Massarosa e Quiesa su cui partiranno i lavori – continua Frati – ma è un progetto che vorremmo allargare a tutta Massarosa. Si tratta di darli in gestione gratuitamente a privati e piccoli produttori, purché vengano recuperati. E magari in un secondo momento farne delle aziende agricole dove impiegare disoccupati o dove inserire persone con problemi di inabilità". Inclusione e occupazione, dunque, ma anche sicurezza: "Tra i risultati positivi di questo progetto, ci sarebbero il recupero ambientale e una maggiore accessibilità alle strade collinari e vicinali di uso pubblico e privato. Una volta recuperate, garantirebbero un miglior accesso per la prevenzione antincendio, oltre a una miglior fruibilità per biker e amanti del trekking".

Al momento, il progetto è in fase di evoluzione. "Stiamo facendo dei sondaggi con le associazioni di volontariato e di categorie specifiche e cerchiamo di coinvolgere l’amministrazione affinché ci supporti a livello promozionale e burocratico. Vogliamo ricreare e ricostruire il nostro territorio nel rispetto dei regolamenti comunali, valorizzano l’impegno delle associazioni, del volontariato e dei privati. Inoltre, sarebbe un modo per recuperare l’olivicoltura locale e l’olio extravergine di qualità delle nostre colline – chiude Frati – che negli ultimi anni si è un po’ perso". Chi fosse interessato può scrivere a [email protected].