Lucca supera Lucca, con la conoscenza dei problemi, la capacità di far accadere le cose con una visione chiara e l’affidabilità. Una Lucca delle persone, dei diritti, delle famiglie e del benessere di comunità; una Lucca dello sport, della salute; una Lucca capitale della cultura, della musica e del turismo; una Lucca dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile, del lavoro e delle infrastrutture; una Lucca della scuola e della formazione; una Lucca dei giovani, protagonista anche di un ricambio generazionale.
Eccola la Lucca del futuro, immaginata e progettata da Francesco Raspini, candidato sindaco della coalizione di centrosinistra. La presentazione è avvenuta ieri sera in una piazza San Francesco gremita con circa 400 persone. Un programma, quello raccontato e distribuito in piazza, che è il frutto del lavoro di partecipazione partito nei mesi scorsi: “Un programma nato e sviluppato dal basso, come dal basso è nata ed è cresciuta la mia candidatura e tutto questo progetto”, ha sintetizzato Raspini.
“La visione che abbiamo per i prossimi 5 e 10 anni per Lucca - ha detto - sarà duplice. Da un lato dobbiamo guardare lontano, al ruolo che Lucca può e deve riconquistare nell’area vasta della Costa, in relazione non solo con la Regione, ma con tutta Italia e l’Europa. Una Lucca che può diventare snodo strategico per uno sviluppo di tutta la Piana e che faccia da traino a un’ulteriore crescita dell’area costiera, contribuendo, quindi, a un sempre più armonico sviluppo regionale. Ma accanto a questo sguardo ne serve un altro, più locale. Ottantaquattro frazioni da valorizzare e far crescere tenendo conto delle diverse esigenze e necessità di ciascuna zona: un percorso di progressivo avvicinamento tra centro e periferie, con servizi di prossimità, iniziative, cura, decoro e sicurezza“.
“La Lucca che vogliamo - prosegue - è una città dove si scelga di restare, di tornare, di investire, di trasferirsi. Dove i giovani possano trovare le occasioni che cercano e meritano, al pari delle grandi città. Dove le aziende possano trovare terreno fertile per i loro investimenti, per il loro sviluppo imprenditoriale e produttivo. Per fare questo, abbiamo tre elementi chiave imprescindibili: conoscenza, capacità di far accadere le cose grazie a una visione chiara, affidabilità“.