Un intervento sobrio, realistico e convincente quello fatto dal neo "patron" rossonero Andrea Bulgarella, da ieri ufficialmente il nuovo ed unico proprietario della Lucchese.
"Un grazie ai dirigenti che per me sono soprattutto degli amici - ha esordito l’imprenditore di Erice – che hanno messo cuore e passione nel portare avanti la società e la squadra con risultati eccellenti. Non sono qui per chicchessia, ma per fare qualcosa di importante per la Lucchese con il sostegno di tutti, della città, della stampa, dei tifosi. Non prometto nulla di eclatante, ma dobbiamo essere ambiziosi. Siamo qui per crescere, per migliorare la squadra, per coltivare un sogno. Ma perché i sogni possano trasformarsi in realtà, bisogna crederci, tutti assieme. Abbiamo una grande responsabilità nei confronti della città. La squadra non è di Bulgarella, ma dei tifosi. Per crescere abbiamo bisogno di un settore giovanile di qualità, oltreché ovviamente di una prima squadra forte, altamente competitiva. Un ringraziamento all’amico Cavalli e un pensiero a Daniele Deoma, che gode della nostra stima e fiducia".
Poi il neo amministratore delegato Ray Lo Faso ha tracciato alcune linee-guida della società: "Sono un aziendalista, che si occupa principalmente di garantire la solidità del Gruppo. Quando mi è stato proposto di occuparmi della Lucchese, ho accettato con entusiasmo, perché sono anche un appassionato di calcio. Come ha accennato Bulgarella, tra le priorità della società c’è quella di riorganizzare il settore giovanile, ma al momento non è stata presa alcuna decisione in merito a chi sarà il responsabile. Stiamo anche pensando alla realizzazione di una foresteria per il settore. Abbiamo bisogno di prendere visione degli impianti sportivi gestiti dalla Lucchese. Anche in questo campo sappiamo che c’è molto da lavorare. Sappiamo che c’é bisogno di colpletare i lavori allo st adio di Saltocchio, di rimettere mano all’impianto dell’Acquedotto. Da parte nostra metteremo tutto il nostro impegno e la professionalità di cui disponiamo per contribuire alla crescita generale della Lucchese, che rimane un patrimonio di una città bellissima".
Dunque fino alla fine della stagione, nulla cambierà, ma è molto probabile che, dopo, verranno ridisegnati anche gli incarichi per quanto riguarda il settore giovanile, che, ripetiamo, ha bisogno di una ventata fresca, anche se dovrà rimanere come un punto di riferimento importante per le altre società vicine.
Emiliano Pellegrini