
Il personale del pronto soccorso del San Luca è sotto pressione. Il boom di nuovi casi di Coronavirus registrato in queste feste sta mettendo a dura prova fisico e nervi degli addetti.
"Siamo stanchi – commenta un infermiere – questo virus non ci abbandona, passiamo di nuovo ore e ore nelle tute di protezione. Ci stiamo contagiando anche noi, sebbene vaccinati, e questo complica notevolmente il servizio. Siamo stanchi, manca personale, ma nessuno corre ai ripari. Ci chiedono di rientrare sul riposo, ci chiedono di rientrare dalle ferie. E tutto questo perché chi non è vaccinato se ne sta a casa, oppure negli uffici, e noi dobbiamo raddoppiare per coprirli. Prendiamo stipendi da miseria, guadagniamo meno di un operaio in fabbrica e rischiamo ogni giorno noi e le nostre famiglie".
"Se continua così – scuote la testa – presto crolliamo. Il Campo di Marte è stato rafforzato per somministrare i vaccini, mentre il SanLuca sembra dimenticato. Eppure il pronto soccorso è una trincea contro il Coronavirus e andrebbe potenziato con risorse adeguate".
"E’ la quinta ondata – interviene il coordinamento regionale del Nursind – ma per la nostra amministrazione regionale e per i direttori delle Asl e Aziende ospedaliere è sempre come fosse la prima volta! Stessi errori, stessa mancanza di lucidità e visione prospettica, stessa incapacità di programmazione e implementazione di politiche per il reclutamento di personale! Il blocco delle assunzioni di infermieri ancora in essere nonostante le promesse di intervenire nelle situazioni più critiche. Crediamo che la gestione della sanità in Toscana debba cambiare immediatamente modalità operative per non lasciare macerie ovunque al termine di questa scellerata gestione di due anni di emergenza".
P.Pac.