
Sono molti i ragazzi che quest’anno hanno eccelso nella prova di maturità, ottenendo, dopo molta fatica e tempo passato sui libri di scuola, il massimo del punteggio. Tornare a svolgere l’esame in presenza però non è stata una cosa facile, dati gli ultimi due anni trascorsi a casa in didattica a distanza, ma la pandemia non sembra aver scalfito la preparazione dei ragazzi e anzi, non gli ha impedito di ottenere un ottimo risultato. Di seguito ecco le testimonianze delle esperienze di alcuni ragazzi centisti della Valle del Serchio.
"Inizialmente affrontare la maturità in presenza mi ha spaventato - ci dice Rebecca Casavecchia studentessa dell’Isi Barga - in quanto il mio percorso scolastico è stato influenzato dalla pandemia. Seguire le lezioni da casa è stato difficile, vi erano troppe distrazioni e mancava il confronto con i compagni. Fortunatamente però, i professori ci hanno preparato bene. Mi aspettavo un voto alto, ma non di uscire con il massimo".
"Questi anni a distanza non sono stati per niente facili - racconta Melissa Tamagnini dell’Isi Barga -, ma l’ultimo anno abbiamo recuperarto. Fare la maturità in presenza per me non è stato difficile, perché ho avuto la fortuna di avere dei professori che ci hanno aiutato. Non mi aspettavo di uscire da scuola con il massimo, quando ho visto la valutazione finale è stata una grande soddisfazione".
Sono molti anche i progetti e le aspettative che gli studenti ripongono nel loro futuro, molti sognano l’università.
"Continuerò sicuramente gli studi all’università - racconta Costanzo Gigli del liceo delle scienze umane di Barga -, sono molto contento del voto".
"Mi sono impegnata molto in questi cinque anni e continuerò il mio percorso di studi a Pisa. Inizialmente - ci dice Laura Suffredini del liceo classico L. Ariosto - ero indecisa tra filosofia e matematica. La decisione, infine, è ricaduta su matematica, in quanto è stata una delle mie passioni fin dalle elementari.
"Per me è sempre stato un obiettivo quello di conseguire il diploma con il massimo - dice Riccardo Colucci del liceo delle scienze umane di Barga -, la mia più grande passione l’insegnamento. A settembre mi iscriverò a lettere moderne".
"Eccetto il risultato - dice Benedetta Parmigiani - sono molto soddisfatta per la costanza e i sacrifici che ho dedicato allo studio. Riguardo al mio futuro sono sicura di voler continuare gli studi. Proverò il test d’ingresso di “Scienze e tecniche di psicologia clinica e della salute” a Pisa e il Tolc a Firenze".
"Tornare a fare l’esame di Stato in presenza, seppur all’inizio quasi tutti noi studenti fossimo un po’ contrariati, è stato un ritorno alla normalità". Ci dice Filippo Giovannetti del liceo linguistico Pascoli di Barga. "La didattica a distanza non potrà mai avere tutto il potenziale dell’insegnamento tradizionale. In futuro ho intenzione di proseguire con lo studio delle lingue e diventare insegnante di inglese".
Non tutti i centisti hanno inoltre avuto un percorso di scuola lineare e semplice.
"Ho frequentato il liceo delle scienze umane a Barga - racconta Sara Bertilacchi - , ma inizialmente ho intrapreso il mio percorso scolastico al liceo scientifico Galileo Galilei, a Castelnuovo. La scelta di cambiare scuola ha dato la svolta alla mia vita e ho potuto anche dedicarmi pienamente anche al calcio. Scoppiata la pandemia è stato difficile abituarsi al nuovo modo di “fare” scuola, mancava molto lo stare con gli altri e il confronto diretto con i professori. Per quanto riguarda la maturità speravo di farla con la stessa formula dell’anno precedente, ma c’è anche da dire che i professori ci sono stati sempre vicini. In questi giorni inizierò a preparare il test per entrare alla facoltà di scienze motorie a Pisa, per poi specializzarmi e diventare un preparatore atletico".
Andrea Falaschi