REDAZIONE LUCCA

Punto primo soccorso. Misericordia risponde

La Misericordia di Borgo a Mozzano chiede la riapertura del Punto di Primo Soccorso, ma l'Azienda USL Toscana Nord-Ovest e il Consiglio Regionale negano la richiesta, consigliando di chiamare il 112 per emergenze.

Gabriele Brunini Governatore della Misericordia ha fatto chiarezza sulla situazione (Foto Borghesi)

Gabriele Brunini Governatore della Misericordia ha fatto chiarezza sulla situazione (Foto Borghesi)

Continua a far discutere la situazione legata al punto di primo soccorso sul territorio, con una nota della Misericordia.

"Sulla vicenda della riapertura del Punto di Primo Soccorso della Misericordia di Borgo a Mozzano di cui, si è interessato di recente anche il Consiglio Regionale della Toscana, è necessario fare chiarezza - lo scrive in un suo comunicato il Governatore della Misericordia, Gabriele Brunini -. Più volte in questi anni, dopo la fine della pandemia da covid-19, che il PPS fosse riaperto, visto che presso la sede dell’Associazione si trova il punto PET con la presenza h24 del medico dell’emergenza. La risposta dell’Azienda USL Toscana Nord-Ovest è stata che il PPS non poteva essere riaperto vista la preventivata riorganizzazione dell’emergenza territoriale e della stessa medicina di base".

"Dopo le elezioni amministrative del giugno scorso - prosegue -, abbiamo riproposto la richiesta di apertura visto che, durante la campagna elettorale, l’argomento era stato oggetto di attenzioni e polemiche politiche. La nostra proposta era di riaprire il PPS fino alle preannunciate modifiche di riorganizzazione territoriale, al fine di rispondere alle richieste della popolazione o dei turisti, quando non trovano i medici di base e anche per alleggerire il lavoro dei Pronto Soccorso. Ci spiace dunque della determinazione in negativo del Consiglio Regionale e dell’Azienda USL che, sempre a nostro avviso, non utilizza appieno le risorse sanitarie presenti sul territorio. La Misericordia si trova quindi costretta a raccomandare ai cittadini di non rivolgersi più alla propria sede per chiedere l’aiuto del medico dell’emergenza territoriale, ma di chiamare sempre e solo il 112".