
Una veduta di Lucca dall'alto
Lucca, 30 dicembre 2015 - Tanti nomi, alcuni abituati alla ribalta, altri meno avvezzi a comparire sui giornali, ma non per questo meno rilevanti e importanti per Lucca e il suo territorio. Il 2015 va in archivio e lascia tracce del suo passaggio nella vita professionale e personale di alcuni dei lucchesi, per nascita o adozione, che hanno contribuito con la loro attività o a volte semplicemente con la loro passione a portare il nome di Lucca in giro per il mondo. A cominciare da un giornalista, Paolo Del Debbio, che è ormai uno dei volti più noti del piccolo schermo e che non perde occasione per ricordare le sue origini come pure per tornare da queste parti, anche durante le feste di Natale, e non far mancare qualche stoccata a una città troppo spesso immobile.
Immobile non è stato di sicuro Riccardo Bergamini, l’alpinista lucchese che solo poche settimane fa ha aggiunto una nuova conquista al suo palmares, scalando l’Imlung Himal, il monte alto 7126 metri, situato in Nepal. Bergamini, che si era portato dietro anche un gagliardetto della Lucchese, coniuga sport, identità e solidarietà. Le sue scalate vanno di pari passo con l’aiuto all’ospedale pediatrico Meyer e di recente a favore del piccolo Matteo, il bambino lucchese colpito da una grave malattia. E se di impegno si deve parlare, difficile non citare Giovanni Martini, presidente della Commissione centro storico di Confcommercio. Uno che non le manda a dire e che nell’impegno a difesa della sua categoria, che ritiene strettamente legata al futuro della città, non fa sconti a nessuno. Sconti non ne fa nemmeno Donatella Buonriposi, ex dirigente del polo scientifico «Giorgi-Fermi» e ora, proprio dal 2015, provveditore agli studi di Lucca e Massa. Quasi «tedesca» negli atteggiamenti, sempre pronta a metterci la faccia: un riconoscimento del notevole lavoro svolto in questi ultimi anni, che l’ha portata ad assumere un ruolo prestigioso.
E di prestigio crescente si deve parlare riferendosi a Luigi Lazzareschi, patron della Sofidel, un gigante secondo in Europa come produttore di tissue che a novembre scorso ha acquisito negli Usa la Green Bay Converting Inc. Una crescita impressionante. Sempre a proposito di imprenditori, da segnalare i successi e il ruolo di Marialina Marcucci, che guida con i fratelli l’omonimo gruppo. Dall’espansione televisiva, con una serie di nuove acquisizioni tra le emittenti locali, all’ipotesi di portare in centro storico Campus per finire con il tentativo di sbarcare, sempre dentro le Mura, con l’offerta perl’hotel Universo. Chi continua a crescere, nonostante le critiche e le polemiche, è anche Mimmo D’Alessandro, il patron del Summer ha offerto un’edizione 2015 della rassegna musicale da urlo: ha battuto tutti i record con 90mila spettatori. Troppo ambizioso e bravo per pensare che nel 2016 si adagi su standard più modesti. E’ nato per fare grandi cose. E, a proposito di manifestazioni, come non menzionare la coppia che guida Lucca Comics and Games. Francesco Caredio e Renato Genovese continuano a oliare un meccanismo sempre più in grado di mietere successi, per quanto l’edizione 2015 si concluda, forse non per scelta loro, con un piccolo arretramento di presenze. Cosa sono Lucca Summer Festival e Lucca Comics and Games lo si capisce girando per l’Italia. Li conoscono tutti.
Non tutti, invece, conoscono Rodolfo Cavallo, manager romano, da un decennio e più a Lucca. Se Lucca ha una società sportiva in serie A che fa inorgoglire chi ama questa città è merito prima del suo presidente. Le Mura Basket e quel bellissimo gruppo di ragazze che sono in testa al campionato non nascono dal caso, ma da passione, volontà e voglia di sognare. E, sempre a proposito di sogni, chi, di notte, cullava l’idea di metter fuori gioco il presidente della Fondazione Cassa Arturo Lattanzi, si è dovuto arrendere. Il rinnovo dell’Organo di indirizzo della Fondazione è avvenuto in continuità. Chi, nel 2017, prenderà il posto di Lattanzi alla guida della cassaforte cittadina, sarà espressione della continuità con il suo mandato. Chiusura del 2015, d’obbligo, per una medaglia d’oro che profuma di Lucca. Pietro Carlo Pellegrini ha ricevuto ben due riconoscimenti del premio Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana.