LAURA SARTINI
Cronaca

Sempre più prestiti: la durata più gettonata? Sessanta mesi

Le richieste più comuni riguardano ristruttuazioni casa o acquisto auto nuove e usate

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Lucca, 19 aprile 2016 - Per l’auto nuova, per ristrutturare casa. Ma, addirittura, anche per pagare Equitalia, per «rappacificare» con la banca e evitare così di incorrere in pignoramenti, per far fronte a spese mediche. Il prestito è sempre più protagonista nel bilancio delle famiglie lucchesi, con un’incidenza in esponenziale aumento. Le richieste di finanziamento provenienti da Lucca e registrate sul portale specialistico «PrestitiOnline.it» sono pari a 0,7% rispetto a quelle provenienti da tutto il territorio nazionale, e il 3,13% rispetto a quelli provenienti dal centro Italia. Nel periodo compreso tra ottobre 2015 e marzo 2016, le finalità di prestito più richieste a Lucca (secondo lo stesso osservatorio) sono state il prestito Auto usata, il prestito Ristrutturazione casa e il prestito Auto nuova o Km zero, che sono rispettivamente il 20,65%, il 20% e il 17,42% del totale delle richieste di finanziamento effettuate su PrestitiOnline.it dai residenti in provincia.

E l’importo? Contenuto, per prudenza – i tassi di interesse hanno un loro peso specifico nell’economia domestica – ma anche perchè le agenzie stesse richiedono sempre più garanzie come contropartita di finanziamenti importanti. Secondo «PrestitiOnline.it» l’importo medio nella nostra città è di 11.950 euro, comunque superiore di 569 euro rispetto alla media dell’importo delle richieste di prestito provenienti da tutto il territorio nazionale. La durata di prestito più gettonata è pari a 60 mesi. Di solito chi cerca questa ancora di salvezza, trovandosi in una situazione difficile, ha almeno 35 e fino a 50 anni. Nella fascia di età più giovanile è difficile avere i requisiti per ottenere un finanziamento e quindi, dopo aver bussato invano a tante porte, la resa diventa inevitabile. Un altro periodo di apparente solidità sempre essere quello tra i 50 anni e l’età della pensione.

E’ qui, sulla soglia della pensione, che ritornano i problemi, a cui il magro assegno previdenziale, eroso da riforme e caro vita, non può far cuscinetto. A volte, di fronte alle turbolenze della vita, non basta nemmeno uno stipendio pieno. Sempre secondo il portale a far ricorso allo strumento offerto dalle finanziarie è soprattutto chi annualmente ha un reddito tra 10mila e 20mila euro (48.19% di richieste prestiti), poi chi incassa tra 20mila e 30mila euro (30.52%), a seguire chi ha tra 30mila e 50mila euro (12.05%), ma in qualche caso anche chi ha più di 50mila euro l’anno (4.82%). Nel 71% dei casi, comunque, si tratta di un lavoratore a tempo indeterminato, nel 16% invece è un autonomo. Laura Sartin