“Ponci e coretti“. Un nuovo sonetto di Alessandro Meschi

L'articolo descrive le abitudini di Ponci e Coretti, evidenziando il loro comportamento e le interazioni con gli altri personaggi del quartiere.

PONCI E CORETTI

Coretti a’ rumme e ponci al mandarino.

Com’avrà fatto? Eppure ‘un si trennava.

E se me ne facea senti’ ‘n goccino

era ‘n bruciabudella, e m’affogava.

Ma le’… che roccia! Ni facea ‘na sega.

‘Un l’ho mai vista mezza volta alticcia,

o co’ la lingua che a parla’ s’allèga,

com’un briào che a ragiona’ pasticcia.

E t’attaccava a beve la mattina,

a fassi le su’ tocche puntuali,

per chiude po’ dal Fissi co’na china,

dopp’ave’ fatto le prove generali

co’ ‘n popo’ di Ferne’ e co’ ‘na grappina,

al Carmine, ‘oll’amiche sue speciali,

di vando col caretto, ragazzina,

avea a che fa’con Piazza e co’ssensali.

Trincava bao la vispa mi’ nonnina.