LAURA SARTINI
Cronaca

Pluriclasse sotto accusa. Nel consiglio aperto approda il caso “Nave“

Per i genitori i numeri degli iscritti consentono di sventare l’ipotesi. L’assessore Testaferrata: “Attenzione massima, ma abbiamo le mani legate“. .

Un momento del consiglio comunale sulla pluriclasse. di Nave (foto Alcide)

Un momento del consiglio comunale sulla pluriclasse. di Nave (foto Alcide)

Il caso della scuola primaria di Nave è approdato nel consiglio comunale aperto che si è tenuto ieri sera per richiesta dei gruppi di opposizione del centrosinistra. Contro la futura pluriclasse formata dalle prima e seconda (19 bambini in tutto, di cui due certificati), ha parlato il consigliere Alfarano: “I numeri degli alunni iscritti sono superiori a quelli indicati dal Dpr 81 del 2009, dunque perché la pluriclasse?“.

Critiche aperte ma composte alla formula “assortita“, tra alunni di prima e seconda, dai genitori rappresentanti di classe. “Contro questa ipotesi abbiamo già raccolto 270 firme – hanno ricordato Luca Francescini e Antonio Serafini –. All’amministrazione comunale chiediamo oggi un sostegno concreto nella direzione della pluriclasse. Ad oggi abbiamo 9 iscritti alla prima e 10 alla seconda, numeri che potrebbero aumentare d’estate ma che comunque superano quelli indicati dal dpr 81 per la formazione della pluriclasse, che vanno da un minimo di 8 a 18. Serve una soluzione dignitosa per il futuro educativo dei nostri figli e della scuola di Nave“.

Dalla parte delle famiglie anche Gian Michele Mostardini, segretarrio generale Cisl Toscana Nord scuola: “E’ un contesto complicato per il decremento demografico ma non ci dobbiamo arrendere a queste soluzioni, che in realtà non solo soluzioni ma compromessi amari a cui noi come parti sociali ci opporremo sempre“. Così anche Leonardo Gilardetti, referente Flc Cgil– “La voce dei genitori è la voce dei genitori, deve essere ascoltata“– e Stefano Guidi di Snals – “il consiglio comunale si adoperi con le istituzioni scolastiche affinchè non si creino delle scuole di serie a e di serie b“.

Preoccupazioni comprese anche da parte della dirigente scolastica del Lucca 7 Teresa Monacci, che sul tema si è interfacciata con l’ufficio scolastico territoriale alla ricerca di una soluzione diversa: “Chiedo a tutti di lavorare insieme anche per il progetto più ardito della revisione della normativa“.

La provveditrice Marta Castagna è partita da un dato sconcertante: “Quest’anno a Lucca avremo 368 iscritti in meno nelle scuole primarie. Un quadro difficile in cui l’Ufficio scolastico si è adoperato al massimo non autorizzando solo due classi, e salvaguardando così scuola e lavoratori. Il punto è – ha spiegato– che dobbiamo agire sulla base del Dpr che ha una deroga del 10% che rientra nel numero dei 19 bambini di Nave. Le pluriclasse non sono solo a Nave, ci sono in Versilia così come a Borgo a Mozzano, Gallicano, Castelnuovo. E’ una extrema ratio che però salvaguarda il presidio territoriale perchè l’alternativa sarebbe rinunciare a una classe.

Il quadro è stato tracciato dall’assessore alla scuola Simona Testaferrata: “Il fenomeno della diminuzione della popolazione scolastica è in atto da tempo e in modo diffuso. Basti pensare che nelle scuole dell’infanzia, primarie e medie avevamo 7.809 alunni nell’anno 2019/2020 e che nel 2025/2026 sarà di 6.927, quindi con una diminuzione netta di circa 1.000 studenti. Mantenere il presidio educativo, culturale e sociale della scuola è una nostra priorità e su questo ci confrontiamo assiduamente con il Provveditorato, i dirigenti e tutta la comunità educante“.

Laura Sartini