
"E’ inutile che l’assessore Mammini continui a dire che non ci sarà consumo di suolo: il nuovo Piano Operativo del Comune prevede una quantità di nuovi insediamenti in territorio rurale superiore a quella prevista in territorio urbanizzato".
Lo sostengono Alessandro Di Vito e Remo Santini della lista SìAmoLucca, secondo cui nel territorio urbanizzato sono previsti 23.830 metri quadrati, mentre in quello rurale 27.200 metri quadrati di nuove edificazioni.
"E’ questa la verità dei fatti – spiegano – non sono chiacchiere ma dettagli che si ricavano dallo studio degli atti. Ecco il modo con cui la sinistra e questa amministrazione trattano il territorio. Del resto questa giunta riesce a moltiplicare i ‘pani e i pesci‘ come vuole, e scapito anche dei quartieri che saranno ancora di più invivibili, San Concordio su tutti".
I due consiglieri entrano anche nello specifico sulla suddivisione delle previsioni sui vari territori, sottolineando come non esista un piano di edilizia scolastica organico.
"Nella Lucca Est (S.Vito, Tempagnano, Arancio, Antraccoli) – spiegano – è prevista una superficie edificatoria per 9000 metri quadrati, pari a più del doppio di quanto previsto insieme per Lucca Centro (che comprende il centro storico e l’immediata periferia) e per la zona Lucca Ovest (più precisamente S.Anna), dove le nuove edificazioni saranno complessivamente di oltre i 4 mila metri, area Acquacalda nuova edificazione per 4.130 metri quadri".
Secondo SìAmoLucca il numero di osservazioni presentate dai cittadini è la testimonianza di come l’impianto del provvedimento sia sbagliato. "Un fallimento sia nei metodi che nei tempi, visto che lo strumento urbanistico non riuscirà ad essere approvato da questa amministrazione alcune ampie zone continueranno ad essere lasciate a se stesse, e la giunta di centrosinistra oltretutto verrà ricordata per aver fatto proliferare sul territorio piccoli e grandi supermercati come Lidl, Eurospin, Md e altri. Mirabili, in negativo, gli esempi dell’ex discoteca Pianeta Rosso e poi "Ku-ku", sostituita appunto dal negozio di un noto marchio nazionale, e un’operazione analoga avvenuta recentemente nell’area ex Colged. L’ennesimo colpo mortale al piccolo commercio. E uno schiaffo ai quartieri che ancora oggi si trovano senza punti di rifierimento per la socialità e le attività sportive".