"Piano operativo, avanti senza nessuna sorpresa"

La consigliera Mammini (Pd) rintuzza la polemica sui tempi di approvazione e critica il consigliere delegato Cecchini per darne notizia solo sui social

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“L’impegno profuso nella seconda parte dell’anno da ben tre assessorati per gli addobbi e le iniziative del Natale lucchese e da altri due per portare avanti alcuni dei progetti iniziati e finanziati dalla precedente amministrazione non si può dire sia lo stesso sul fronte del Piano operativo. L’urbanistica al momento delega cenerentola, è rimasta nelle stanze di alcuni uffici, auspichiamo solo comunali”.

A dirlo è la consigliera del Partito Democratico, Serena Mammini. “Nello specifico il destino del Piano operativo, assegnato a un professionista consigliere delegato, lo apprendiamo da un commento sui social - spiega - Sì, perché l’architetto delegato si trova a spiegare in breve quale sarà il futuro iter di approvazione del Piano, uno dei passaggi fondamentali per una città, in un commento di Facebook. Proprio così, lo fa rispondendo ad un post del capogruppo del Pd Francesco Raspini che, oltretutto, non aveva per oggetto il Piano operativo. Questo dopo mesi nei quali dello strumento di pianificazione, adottato nell’ottobre del 2021, si sono perse le tracce”.

“Riguardo al Piano operativo – riporta Mammini – il consigliere delegato scrive ‘avendo preso tutti atto che a questo punto non è nemmeno ipotizzabile ricominciare da zero, abbiamo ritenuto opportuno procedere con la procedura di approvazione del Piano Operativo adottato con i necessari emendamenti, che possiamo introdurre con l’esame delle osservazioni, senza doverlo riadottare’. Ecco! Per arrivare all’ovvio il consigliere delegato ha impiegato tutti questi mesi! Durante la campagna elettorale l’attuale consigliere con delega disse tutto il male possibile del Piano. Ma lo conosceva davvero? O era solo squallida propaganda? E per decidere l’ovvio, ossia proseguire l’iter avviato dalla precedente amministrazione, con chi si sarà dovuto confrontare facendo passare tutti questi mesi? Non certo con la commissione competente! Avrà fatto un forum territoriale deliberativo in Emilia Romagna, come dice nel suo commento? Perché qui a Lucca, almeno in Commissione urbanistica non ne sappiamo nulla”.

“Dopo mesi in un commento su un social si dichiara l’ovvietà - conclude Mammini -. Un Piano, dopo l’adozione, viene sempre sottoposto alle osservazioni dei cittadini, e anche degli uffici, che possono venire accolte o meno dall’amministrazione e quindi dal Consiglio comunale. Quindi un Piano approvato differirà per forza da quello adottato. Come è normale che sia perché è l’iter che la legge toscana sul governo del territorio prevede“.