REDAZIONE LUCCA

Paura nella notte a Lappato. Va in fiamme un camper bruciate anche due moto

Grande spavento per il rogo vicino a una casa, partito da un parcheggio verso le 3.45. Due ore di intervento per i Vigili del Fuoco, che l’hanno domato. Una donna ferita.

Paura nella notte a Lappato. Va in fiamme un camper bruciate anche due moto

Un bagliore improvviso nella notte. La paura è stata notevole, ma per fortuna il bilancio è di soli danni materiali, pur ingenti, ma senza feriti gravi. Incendio nella notte tra venerdì e sabato in via Pesciatina nei pressi della frazione di Lappato, nel territorio capannorese. L’allarme è scattato alle 3,43 quando qualcuno, per fortuna, si è accorto subito delle fiamme che erano divampate nelle vicinanze di un camper, con il rogo che si è propagato in pochi attimi a due moto parcheggiate in zona e ad una moto d’acqua custodita lì vicino. Il focolaio è rapidamente aumentato di intensità, tanto è vero che ha attaccato anche gli infissi dell’immobile adiacente, annerendo il muro. Soltanto il tempestivo arrivo dei vigili del fuoco con una squadra da Lucca, con camion APS e autobotte al seguito, ha evitato il peggio. Ci sono volute ben due ore di intervento e di duro lavoro da parte dei vigili del fuoco che intorno alle 5,30 hanno domato il rogo. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri. Per precauzione una persona, che forse ha inalato il fumo sprigionatosi, è stata accompagnata all’ospedale San Luca per effettuare accertamenti sanitari, ma non dovrebbero esserci problemi particolari di salute per il paziente.

Adesso i militari dell’Arma e i vigili del fuoco indagheranno per comprendere le cause di quanto accaduto. Nessuna ipotesi viene esclusa anche se bisognerà attendere le perizie e le relazioni dei tecnici. Non è la prima volta che nel capannorese si verificano incendi notturni: poche settimane fa andarono distrutte due auto, una anche la settimana scorsa ma stavolta a Marginone, frazione di Altopascio: era parcheggiata ai margini di un bosco, andato parzialmente in fumo. Indagini in corso.

Massimo Stefanini