REDAZIONE LUCCA

Patrocinio al Pride. Le critiche della Lega

Il capogruppo Caruso esprime la propria contrarietà alla decisione del Comune di Capannori.

«Sarebbe stato più opportuno non trascinare un’istituzione seria, in una parata concomitante con le celebrazioni del settembre lucchese»

«Sarebbe stato più opportuno non trascinare un’istituzione seria, in una parata concomitante con le celebrazioni del settembre lucchese»

CAPANNORI

"Francamente non riesco a immaginare alcun rappresentante istituzionale con tanto di fascia tricolore al collo, dimenarsi sui carri della sfilata in mezzo a tanti personaggi vestiti in maniera più o meno succinta". Così Domenica Caruso (Lega) commenta dopo che il consiglio comunale di Capannori ha approvato l’ordine del giorno presentato da "Capannori Corre" per chiedere la partecipazione del Comune al Toscana Pride che si terrà a Lucca il 7 settembre. Il capogruppo della Lega Capannori cita lo scrittore e filoso Seneca e ribadisce che: "L’identità, le radici, l’essenza stessa dell’Italia e del mondo occidentale derivano dalla cultura latina, greca e soprattutto cristiana – aggiunge Caruso - che qualcuno pretende di cancellare per far posto al nulla ovvero a certi tentativi di colonizzazione ideologica ravvisabili nell’intento di coinvolgere le scuole così come sostenuto nel documento presentato dalla sinistra. Ed è bene ribadire con fermezza che gli studenti di Capannori devono essere lasciati in pace e devono andare a scuola per imparare e non certo per ascoltare i postulati di false e pericolose teorie". Secondo la Lega sarebbe stato più opportuno "Non trascinare un’istituzione seria, in una parata concomitante con le celebrazioni del settembre lucchese in onore del Volto Santo".

"Bene ha fatto il Comune di Lucca – sottolinea il capogruppo Caruso - a non concedere il patrocinio e, per questo, esprimo vivo apprezzamento per il sindaco di Lucca Mario Pardini e la giunta per il loro esemplare contegno istituzionale, visti i nemmeno tanto larvati intenti provocatori, così come quando nel 2000 si tenne a Roma il primo Gay Pride proprio nel pieno dello svolgimento del Giubileo".