A febbraio, forse. E, visti i precedenti, incrociando sempre le dita. La telenovela del parapetto interno lungo Porta Sant’Anna, crollato dopo un periodo di forti piogge nel marzo del 2022 ma che aveva necessità di cure da tempo, dovrebbe concludersi nel febbraio del 2025.
Ovvero tre anni dopo il crollo: una storia di ordinaria burocrazia, verrebbe da chiamarla, con l’aggravante che in gioco c’è un pezzo del principale monumento cittadino.
A complicare il quadro, già di per sé complesso, ci sono stati ulteriori slittamenti nella conclusione dei lavori che sono iniziati nel maggio scorso.
In particolare, la Sovrintendenza ha inevitabilmente chiesto la ripulitura dei mattoni del pezzo di parapetto collassato e la sostituzione con materiali idonei di quelli mancanti (da tenere presente che per mesi la zona era stata a malapena recintata e molti mattoni erano a disposizione come potenziali souvenir per turisti e non solo).
In aggiunta, per evitare il ripetersi del crollo, si è reso necessario un lavoro di canalizzazione interna, una sorta di drenaggio, che ha allungato i tempi. Sulla carta, i lavori si dovevano concludere in 201 giorni ovvero entro dicembre di quest’anno, le complicazioni dovrebbero far slittare la chiusura al febbraio prossimo. Il cantiere, comunque, proprio per la necessità di dover effettuare lavori (quelli sui mattoni) anche al chiuso, non dovrebbe risentire più di tanto del meteo.
Dopo anni di transennamento provvisorio – come detto le criticità si sono palesate ben prima del crollo del 2022 – ecco finalmente che i lavori, per una spesa di poco superiore a 140mila euro, dovrebbero trovare conclusione e restituire ai lucchesi e ai turisti un pezzo della passeggiata sulla cinta muraria.