Padri eroi e figli indegni. E l’adozione di cani e gatti

Il livornese Costanzo Ciano eroe della prima guerra mondiale (medaglia d’oro al valor militare), distrutto mentalmente dalla disfatta di Caporetto,...

Il livornese Costanzo Ciano eroe della prima guerra mondiale (medaglia d’oro al valor militare), distrutto mentalmente dalla disfatta di Caporetto, organizza insieme a Gabriele D’Annunzio la sua vendetta. Con un minuscolo Mas (Motoscafo armato silurante) insieme al divin poeta l’11 febbraio 1918 riesce ad entrare nella baia di Buccari (Croazia) affondando due navi della regia marina austriaca, impresa poi nota come la Beffa di Buccari.

Fu il preludio di tanti trionfi della marina italiana contro lo strapotere delle flotte austriache: memorabile l’affondamento da parte del Capitano Rizzo col suo Mas della corazzata austriaca Santo Stefano: famosa la sua frase dopo l’evento: ”torniamo alla base scarichi di siluri ma carichi di Gloria”. Ancora più folgorante la carriera del figlio di Costanzo, Galeazzo. Questo furbissimo ragazzo nel ’30 sposa la figlia di Mussolini Edda ed inizia come ministro degli esteri una fulminante carriera.

Era il periodo in cui i tedeschi erano abbagliati dall’ideologia fascista tanto che Hermann Goring, il vice di Hitler e capo della Luftwaffe battezza sua figlia con il nome Edda, Edda Goring. L’enfasi tedesca per Galeazzo terminò l’11 gennaio ’44 allorché fu fucilato per tradimento, nonostante le implorazioni a Mussolini della moglie Edda. Oltre che di tradimento tempo prima Galeazzo era stato accusato dal Re Vittorio Emanuele III di corruzione. Fortunatamente il vecchio Costanzo, uomo integerrimo, non assistette a tutto questo; egli infatti già dal ’30 si era ritirato a vita privata nella sua Livorno iniziando un volontariato per aiutare i più poveri; ad aiutarlo c’era la Robin Hood labronica, la Bruna Barbieri detta la Ciucia, soggetto folkloristico del quartiere Venezia in Livorno, eroina dal cuore immenso.

La Ciucia pur vivendo nel suo piccolo mondo affermò delle cose confermate poi dalla scienza negli anni successivi; e cioè adottare un cane o un gatto combatte la depressione, dà serenità, abbassa la pressione arteriosa negli ipertesi. E quindi, se possiamo, adottiamo un gattino o un cagnolino dei tanti canili in Toscana.