Nuovo ’blitz’ di Pierotti con foglie color sangue

L’artista è tornato a Lucca ai piedi della sua scultura destinata alla rimozione "Tutto tace nonostante l’interessamento di Sgarbi e della Soprintendenza"

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di Daniele Masseglia

Non c’è due senza tre. Deve averlo pensato anche l’artista pietrasantino Stefano Pierotti, protagonista di un nuovo “blitz“ alla sua scultura “Oltre le radici“ installata tre anni fa alla rotonda di piazzale Boccherini, a Lucca, ma destinata alla rimozione come deciso dal Comune su richiesta della Fondazione Cassa di risparmio di Lucca. Giovedì Pierotti è tornato a Lucca e ha piantato la riproduzione delle foglie che aveva staccato nel 2021 per protesta, dopo averle cosparse di vernice color sangue. Il nodo è sempre quello: in contestazione per la location ritenuta inadatta, Pierotti recise le foglie della scultura, realizzata per il 50° dei “Lucchesi nel mondo“, aggiungendo la frase di Pasolini “Oggi è domenica, domani si muore“, che qualcuno provò a cancellare costringendo l’artista a ripristinare le parole mancanti, ma con della vernice rossa. Si arriva all’ultimatum della Fondazione Crl, che gli chiese di sistemare l’opera, pena la rimozione. Ora il terzo round.

"Ho riprodotto le foglie che avevo staccato nel primo blitz e che erano state sequestrate – racconta – e le ho cosparse di ’lacrime di sangue’, piantandole nell’erba. Sentivo l’urgenza di compiere questo gesto: nonostante l’interessamento della Soprintendenza e del critico d’arte Vittorio Sgarbi tutto tace. Ho voluto rappresentare quel che succede oggi all’arte e anche a me. Poi ognuno è libero di dare la sua interpretazione, di comprendere o di indignarsi". Probabile che le foglie “insanguinate“ riaccendano il dibattito. Anche il maestro Gianfranco Cosmi, protagonista di eventi musicali, si è detto d’accordo sul fatto che la location è sbagliata e che nessuno nota la scultura se non qualche automobilista distratto, col rischio di provocare incidenti.