Nuove regole al “Mazzini“ per i lavoratori del centro

Gli abbonamenti vanno rinnovati ogni mese entro 5 giorni agli uffici Metro. Proteste: “E’ assurdo, finora si faceva tutto direttamente alla cassa automatica“.

Nuove regole al “Mazzini“ per i lavoratori del centro

Nuove regole al “Mazzini“ per i lavoratori del centro

La sorpresa non è quella dell’uovo di Pasqua e, comunque, non è piaciuta. E’ cambiata completamente la procedura per rinnovare l’abbonamento mensile al parcheggio Mazzini. Non più un semplice passaggio alla cassa automatica in loco, ma una spedizione coatta in via delle Città Gemelle agli uffici di Metro srl, la società che gestisce i parcheggi, muniti di dichiarazione con atto notorio del capo ufficio nel caso si tratti appunto di abbonamenti per i lavoratori del centro storico.

Una procedura non semplice anche perché richiede appunto che ci si rechi di persona agli uffici in orario di lavoro 8.30-13.30 dal lunedì al venerdì e questo in occasione di ogni scadenza (mensile) dell’abbonamento.

“A me l’abbonamento scadeva il 22, sono andata in ferie tre giorni quindi mi sono ritrovata a fare le corse per poter provvedere in tempo utile al rinnovo anche perché, come specificato, altrimenti si perde il diritto a parcheggiare al Mazzini – dice Sara Della Bianchina, storica dell’arte, che lavora ai Musei nazionali i centro –. Nessuno è stato avvisato in tempo di questa novità che non va certo incontro a chi lavora. Ogni mese, stando a queste disposizioni, bisognerà procurarsi la dichiarazione del proprio datore di lavoro e fotocopie dei documenti per poi recarsi personalmente agli uffici di via delle Città Gemelle in orario mattutino di lavoro, dunque chiedendo un permesso. Non c’è possibilità di fare in modo diverso, né delegando, né tramite procedure online. Vengo da Pisa, non ho tempo per cercare il parcheggio ogni mattina altrove, ma così si rende il tutto altamente impraticabile“.

“E’ una novità assurda – aggiunge un’altra lavoratrice del centro che ci contatta in redazione – , se vogliono verificare la legittimità dei requisiti per ottenere il titolo devono trovare un altro modo. Soprattutto non è pensabile che tutti i mesi si possa andare, in orario di lavoro, agli uffici della Metro per rinnovare l’abbonamento. E poi non ci hanno neppure informato con un minimo di anticipo, eppure i nostri recapiti mail li hanno“.

Le nuove disposizioni sono scattate dopo il blocco del rilascio di nuovi abbonamenti al parcheggio Mazzini deciso a gennaio per “esaurimento della capienza massima per stazionamenti non occasionali“. Possibile che dietro la decisione ci sia la giousta volontà di una “scrematura“ di eventuali automobilisti che non hanno più diritto a questa sosta “agevolata“ perché non lavorano più in centro storico. Ma la procedura (mensile?), che peraltro finisce per aggravare anche il lavoro degli uffici Metro, lascia sconcertati.