"Nuova sede e piano industriale Così rilancerò Gesam Reti spa

L’avvocato Agnitti neo presidente della partecipata svela le linee guida del suo mandato e annuncia che non sarà venduta: "L’obiettivo è rilanciare l’azienda e non metterla a gara"

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Gesam Reti Spa (diversa da Gesam Gas e Luce, ormai privatizzata da tempo in epoca Tambellini) è la società a maggioranza del Comune di Lucca che ne detiene il 56,71 per cento e che garantisce da alcuni decenni la distribuzione del gas metano a Lucca e in altri 7 comuni della Provincia e la gestione della rete (allacciamenti, manutenzione, sicurezza). Da oltre un mese è presidente l’avvocato Marco Agnitti, già assessore della giunta Favilla, prima ancora consigliere provinciale e che è stato indicato da Fratelli d’Italia.

Che azienda ha trovato?

"Ho trovato una azienda che negli anni è stata indebolita con errori di valutazione che hanno mortificato il lavoro della stessa, ma che non hanno scalfito l’immagine agli occhi del territorio. Dal 1995 al 2018, quando si è deciso di smembrarla, la società aveva incrementato il suo valore da 28 a 110 milioni di euro, distribuendo utili ai soci, e dunque anche al Comune attraverso Lucca Holding pari a 50 milioni. Stiamo parlando di una società formata da una comunità di persone con una grande professionalità che deve gestire un lavoro complesso come quello di far arrivare il ga metano alle famiglie e alle imprese in modo sicuro".

Cosa c’è nel futuro di Gesam Reti Spa?

"Il decreto Letta è stato la classica montagna che ha partorito un topolino: a questo punto la riflessione da fare è semplice e vanno colte le opportunità che il momento offre. Dal sindaco ho avuto mandato di rilanciare l’azienda e dal cda di cercare una nuova sede e di aggiornare il piano industriale che risale al 2019: da allora ci sono stati il Covid, il Pnrr e la guerra, è da rivedere per forza. Fino a che non ci sarà chiarezza sul quadro normativo relativo alle gare, non possiamo perdere il tema delle rinnovabili. Negli ultimi dieci anni Lucca, a fronte delle sbandierate politiche verdi, è piombata al 90° posto su 107° province italiane: prima eravamo all’avanguardia".

Dunque è ferma l’individuazione di un soggetto a cui affidare l’attività di advisor per una operazione di "integrazione strategica" così come voleva la precedente giunta?

"In questo momento, il discorso della vendita non è previsto: l’obiettivo è rilanciare l’azienda e non metterla a gara".

Perché, secondo lei, si è cercato in tutta fretta di disfarsi di Gesam, a un certo punto addirittura anticipando un po’ tutte o quasi le altre realtà italiane?

"Tutto il comparto delle aziende partecipate, a partire da quelle strategiche, per quanto possibile, devono rimanere a presenza pubblica rilevante, gas in testa: nel recente passato non è stato così. Eppure siamo eredi e custodi di una ricchezza comune da far crescere, rilanciare e trasmettere alla Lucca e all’Italia che verrà dopo di noi".

Quali sono i progetti a breve termine per l’azienda?

"Siamo concentrati sull’aggiornamento del piano industriale e sulla presentazione del bilancio di sostenibilità a chi rappresenta gli interessi del territorio. L’aggiornamento del piano industriale serve anche per intercettare le opportunità che l’attuale crisi offre, a partire dal Pnrr".

Ha accennato al trasferimento della sede: a che punto siete?

"Dove siamo ora, l’area è interessata dai progetti dei quartieri social e dobbiamo andare via. Sarà l’occasione per dare un segnale positivo e di fiducia nel futuro dell’azienda. In teoria entro un anno dovremmo trasferirci, abbiamo individuato alcune ipotesi, tutte fuori dalle Mura, che sono allo studio".

Quali sono i rapporti con Toscana Energia, il socio di minoranza? "

Eccellenti: ho avuto un mandato all’unanimità, se l’azienda si rilancia, conviene a tutti i soci"

Fabrizio Vincenti