REDAZIONE LUCCA

Negozi, giardini e abitazioni Un futuro verde per l’ex Alce

Accordo tra il Comune e la proprietà per rigenerare 100mila metri quadrati. Diventerà una cittadella green, l’opposizione: "Poteve essere polo produttivo"

L’area dell’ex Alce di Fornoli, circa 100mila m quadrati, potrebbe diventare zona a verde residenziale, commerciale e artigianale. Un accordo in tal senso è intercorso fra il Comune di Bagni di Lucca e la proprietà, la ditta SilvaTeam di Mondovì. Il piano, curato dall’architetto Massimo Rocco, dello studio Rocco-Puccetti, mira alla rigenerazione urbana dell’area industriale dismessa collegandola al piano strutturale comunale.

L’area dovrebbe essere trasformata in una vera cittadella nel verde, con abitazioni, negozi, uffici, parco giochi, zone sportive ed una parte destinata ad accogliere attività artigianali. Delegato dalla società a seguire gli sviluppi del piano di rigenerazione dell’area è Maurizio Varraud, ultimo amministratore unico dell’ex Alce.

Al momento il piano prevede 4mila metri quadri per le residenze, 4.635 per il commercio, 2.335 per attrezzature di servizio, 7.090 per l’artigianato, 2.500 per le attrezzature ludico sportive. In tutto 20.620 metri quadrati di strutture in mezzo al verde. La notizia è stata accolta positivamente dagli abitanti di Fornoli, che vedono di buon occhio la bonifica dell’ex area industriale, dove nel mese scorso si era sviluppato un incendio, con un fumo denso e scuro, che aveva invaso le abitazioni, costringendo i sindaci di Bagni di Lucca e di Borgo a Mozzano ad emettere, a scopo precauzionale, ordinanze per la bollitura dell’acqua e il divieto di cibarsi di ortaggi e verdure prodotti negli orti domestici.

Non del tutto convinto il gruppo ‘Un futuro per Bagni di Lucca’ che propone di recuperare la zona creando posti di lavoro, esprimendo perplessità circa la costruzione di residenze e chiedendo in primis la bonifica dell’area dismessa. "Il recupero di tale area era nel nostro programma – afferma in una nota il gruppo di opposizione -. Ovviamente ci auguriamo che l’area venga bonificata e recuperata al territorio, condizione necessaria per partire con qualsiasi progetto di riqualificazione. Poi potrebbe essere interessante la realizzazione di un nuovo insediamento produttivo serio, per ricreare a Bagni di Lucca dei posti di lavoro che tanto mancano".

"Diverso invece discorso per la realizzazione di case private: a Bagni di Lucca ci sono molte abitazioni sfitte e da recuperare – prosegue la nota -, magari con l’idea dell’albergo diffuso come avevamo nel nostro programma. Condizione base tuttavia è avere degli imprenditori alle spalle che possano contribuire e garantire economicamente il progetto. Troppo spesso a Bagni di Lucca abbiamo assistito a problematiche legate ad affidamenti incauti".

Marco Nicoli