'Perdonatemi...'. Poi si toglie la vita

La fine choc di Nazareno Giusti, poliziotto, fumettista e scrittore. Disposta l’autopsia

Nazareno Giusti aveva da poco compiuto 30 anni

Nazareno Giusti aveva da poco compiuto 30 anni

Firenze, 6 aprile 2019 - Si e’ tolto la vita nel suo alloggio alla periferia di Firenze, con la pistola di ordinanza, dopo aver lasciato un biglietto indirizzato ai familiari: «Babbo e mamma perdonatemi, siete due genitori meravigliosi...». Protagonista del tragico episodio Nazareno Giusti, 30enne di Barga, agente in servizio all’ottavo reparto mobile di Firenze. La procura di Firenze ha avviato inevitabili accertamenti, secondo la procedura, anche se, sulla dinamica del suicidio, non appaiono dubbi. Il pm Antonino Nastasi ha comunque disposto l’autopsia.

Una fine choc che ha turbato profondamente i colleghi e i tanti amici lucchesi. Nazareno Giusti, era infatti molto conosciuto anche come scrittore, fumettista e appassionato di storia. Un giovane pieno di interessi. Era socio dell’Istituto storico lucchese di Barga, ha pubblicato graphic novel su “La lettura”, l’inserto domenicale del “Corriere della Sera” e scriveva per le pagine culturali di “Avvenire” : l’ultimo suo articolo era stato pubblicato mercoledì scorso sul quotidiano cattolico.

Da anni  collaborava come giornalista ed esperto di storia locale per varie testate lucchesi, tra cui il Corriere di Lucca, il Giornale di Barga, BargaNews e lo Schermo.it, ma anche per l’editrice Maria Pacini Fazzi. Nel 2012 a Lucca Comics aveva presentato “Non muoio neanche se mi ammazzano”, libro/fumetto dedicato alla figura di Giovannino Guareschi. Di rilievo il suo libro su ‘Giovanni Palatucci, una vita da riscoprire’, pubblicato nel 2014 per ‘Tra le Righe’ e dedicato al questore eroe che salvò migliaia di ebrei.

Lui  stesso aveva scelto di fare il poliziotto ed era molto stimato dai colleghi. Un ragazzo d’oro e tranquillo che non aveva mai manfestato problematiche particolari. A Firenze lavorava da poco tempo, dopo aver prestato servizio come poliziotto a Milano. Voleva riavvicinarsi alla Valle del Serchio, per stare vicino alla famiglia e alla sua compagna. Tra l’altro, Nazareno stava infatti per sposarsi.

Progetti, sogni, passioni, tutto spazzato via da un gesto che nessuno al momento sa spiegare. Di certo c’è solo il dolore di una giovane vita spezzata da un colpo improvviso di pistola.