
Era il 1988 quando l’esperimento Rete Mia partì da Lucca per conquistare tutta Italia. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata davvero tanta così come le vicissitudine giudiziarie che finirono per coinvolgere il suo creatore, il finanziere Giorgio Mendella che aveva acquisito Elefante Tv.
Il canale offriva inizialmente un palinsesto di tipo generalista con la presenza di trasmissioni di intrattenimento. Con l’entrata in vigore della Legge Mammì, Retemia raggiunse l’effettiva copertura nazionale e arrivò a 2 milioni di ascoltatori al giorno.
Poi, all’inizio anni ‘90 del secolo scorso, la holding che ne deteneva la proprietà fu coinvolta in alcune vicende giudiziarie che riempirono le pagine dei giornali dell’epoca. Iniziarono le battaglie legali e i passaggi di proprietà durati oltre vent’anni e in pratica arrivati a questa nuova ripartenza.
Retemia è riuscita comunque a sopravvivere per finire nelle mani degi attuali nove soci, ma non di Mendella che avrebbe negli scorsi anni effettuato un tentativo di rientrare in possesso però senza successo.
Ora, il rilancio, prima di tutto con un occhio all’enorme patrimonio della cineteca – 5000 tra film, telefilm e cartoni animati originali, alcuni dei quali veri e propri simboli di epoche passate – e che abbisogna di una importante opera di manutenzione e restauro.
Proprio per questo, la proprietà di Rete Mia si è affidata una delle aziende di maggiore rilevanza nazionale per sviluppare una raccolta fondi.
Il Crowdfunding, che verrà sviluppato in collaborazione con la piattaforma Eppela, consentirà di rendere partecipi i tanti amanti e appassionati di questo glorioso marchio, soprattutto con la garanzia che tutto si svolgerà nella più totale trasparenza.
Sono previsti anche riconoscimenti che variano in base al tipo di contributo versato dall’utente che vorrà dare la sua adesione al progetto.
Sarà possibile partecipare al progetto solo ed esclusivamente attraverso Eppela. (https:www.eppela.com cercando poi il progetto di ReteMia).
La scelta è dovuta al fatto che si intende fornire una garanzia assoluta di serietà e correttezza per chi vorrà aderire.
"Oltre alla serietà del progetto – dicono i nuovi promotori dell’emittente – vogliamo anche sottolineare soprattutto il grande sforzo che è stato fatto per consentire a Rete Mia di tornare ad essere la tv di un tempo e rioffrire alla gente questo glorioso marchio che per colpa di pochi è stato infangato e distrutto".
F.V.