Murzi a Draghi: "I bagni sono la nostra storia"

Il sindaco scrive al premier per il timore delle aste "Bene comune da difendere"

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"Dobbiamo lottare, difendere e sostenere un bene, un patrimonio, che appartiene a tutti noi". Termina così la lettera che il sindaco Bruno Murzi ha inviato al premier Mario Draghi esternando al sua preoccupazione per le aste degli stabilimenti balneari in agenda dal 2024 per effetto della Bolkestien. "E’ un momento grave – scrive il primo cittadino – che potrebbe segnare il destino di tante imprese. La nostra non è solo solidarietà a una categoria, ma anche preoccupazione per il possibile smarrimento di un’intera comunità. Quella dei balneari non deve essere considerata solo una categoria: è parte integrante ed essenziale del turismo. La nostra storia e il nostro benessere si deve a quelle generazioni di fortemarmini, gestori, lavoratori e bagnini, specchio di una comunità che ha sempre saputo rigenerarsi e rispondere alle sfide dei tempi. Non vogliamo che una direttiva europea possa spazzare via tutto questo a favore di multinazionali che con qualche business plan, fatto in una city di qualche piazza finanziaria, sostituisca i giorni infiniti, le albe e i tramonti. Si rischia il senso di non-luogo che hanno certi quartieri e centri commerciali artificiosamente pensati a tavolino, privi di una loro storia. Un voto, imposto d’autorità, potrebbe cancellare imprese centenarie, che invece dovrebbero essere tutelate, appartenendo alla memoria di tutti noi. Altrimenti si mette a rischio un sistema turistico faticosamente costruito negli anni e che ha dato a tutti noi la possibilità di vivere e crescere economicamente e socialmente".