
Grande entusiasmo a Barga alla Festa della Campagna e alla Corsa del Muletto foto Borghesi
Ha vinto il rione Real Piangrande, ma ha indubbiamente vinto Barga intera. Che si è ritrovata, quasi senza aspettarselo, unita come non mai intorno ad una festa rionale che mancava da tempo, dagli anni ’90, ma la cui storia i barghigiani hanno dimostrato di sentire ancora forte partecipando in modo davvero entusiastico e senza divisioni, alla Festa della Campagna ed alla Corsa del Muletto; nella riedizione, voluta da un gruppo di persone con in testa i fratelli Giacomo e Giorgio Cella da una parte e il presidente del Barga Leonardo Mori dall’alta a tirare le fila.
C’era tanta curiosità a Barga. Nessuno tra il pubblico sapeva che cosa aspettarsi ed è stata per tutti una più che piacevole sorpresa. La vittoria, per la somma dei punteggi ottenuti nelle varie competizioni con in testa naturalmente la corsa del muletto e la presentazione del carro allegorico, della coreografia e nella realizzazione del muletto è andata al giallorosso Real Piangrande che si è aggiudicato anche la corsa del Muletto, in un finale di gara, che sembrava di essere, per agonismo e tifo al Palio di Siena.
Se il pomeriggio a tenere banco sono stati i giochi rionali e la corsa del muletto umano, la mattina è stata ad appannaggio della sfilata dei carri allegorici con tanto di coreografie e con la gimcana del muletto in piazza Pascoli. Per quanto riguarda carri e coreografie, Porta Reale con il suo colore viola, ha proposto una versione speciale dello stemma di Barga e del "Mulo di Troia" con tanti personaggi della mitologia greca a raccontare una storia speciale.
Ad aprire la sfilata invece il Rione di Porta Macchiaia con i colori bianco e azzurri che, coinvolgendo anche tutta la montagna, ha dedicato il tema ai boschi, alle montagne, alle leggende dell’Appennino. Il rione La Piana con ha proposto grazie a tanti giovani un tema dedicato alla vita della campagna mentre a chiudere la sfilata il Rione giallorosso del Real Piangrande con una Barga racchiusa in un mappamondo ed un tema dedicato all’immigrazione ed emigrazione.
Il corteo era stato aperto dal "cencio", scortato dai cavalli e cavalieri coordinati dal Federico Biagioni, ed anche dai muli del Luigi Guidi che li ha portati dalla Val di Corsonna per l’occasione. Il "cencio" è stato consegnato al Rione Real Piangrande insieme alla cultura in legno realizzata da Luigi Paolini.
Luca Galeotti