Movida 'fuorilegge'. Pub chiuso per 5 giorni

Sigilli della questura al Sauvage di Altopascio: assembramenti di giovani senza mascherina. Mancava persino il gel

Polizia

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Lucca, 17 ottobre 2020 - Non c’era nemmeno il gel igienizzante per le mani. Inoltre, diverse persone erano a contatto, dentro e fuori il locale, senza mascherina. Nell’ambito dei controlli straordinari messi in atto dalla Questura per verificare il rispetto della normativa anti Covid, le volanti della polizia hanno eseguito accertamenti al “Sauvage“ in via Sibolla, nei pressi del casello autostradale di Altopascio, ravvisando una serie di violazioni relative alle normative attivate per la prevenzione del contagio.

E’ stata così disposta la chiusura per 5 giorni, ai sensi del Decreto legge 19 del 25 marzo scorso. Il blitz è scattato giovedì sera da parte delle forze dell’ordine che all’arrivo di fronte alla sede del pub, uno dei più frequentati nella zona altopascese e non solo, notavano assembramenti di soggetti che non indossavano dispositivi di sicurezza, nemmeno dentro alla discoteca, affollata di solito soprattutto da giovani, ma non solo. Dopo l’aumento esponenziale dei casi positivi, sia in Lucchesia sia in tutta Italia, a pochi giorni dall’approvazione di una nuova serie di misure da parte della Presidenza del Consiglio per contenere il contagio a livello nazionale, la polizia ha avviato controlli specifici nel settore della movida. In questo caso si sono applicate le disposizioni previste nel Decreto legge 19.  

E’ il secondo intervento della polizia su Altopascio, in un mese e mezzo. Lo scorso 5 settembre venne chiuso, sempre per cinque giorni, l’All Inn che, tra l’altro, si trova a pochi metri dal Sauvage. In quel caso, oltre alle normative anti contagio, vennero riscontrate anche altre situazioni: nel locale furono sorprese tre cittadine ucraine prive del permesso di soggiorno, sottoposte a procedura per l’espulsione dal territorio nazionale e il trattenimento del passaporto per il successivo rimpatrio.  

Nel caso del “Sauvage“, invece, c’erano solo irregolarità legate alle norme per arginare l’emergenza sanitaria. Si tratta di operazioni nell’ambito di un ampio servizio in materia di controllo del territorio, voluto dal questore Alessandra Faranda Cordella per una adeguata percezione della sicurezza in una zona, quella di Altopascio, al confine con le province di Pistoia, Firenze e Pisa.