Paolo Mandoli
Cronaca

Morto il marchese Mazzarosa: oggi i funerali in cattedrale

Un personaggio di spicco in molte opere sociali e di carità

Il marchese Mazzarosa

Lucca, 24 giugno 2015 - Lutto in città per la morte del marchese Pietro Mazzarosa Devincenti Prini Aulla. Moltissimi gli incarichi che ha ricoperto nella sua vita. Per molti anni e finora è stato presidente della Associazione proprietà edilizia della provincia (Ape) affrontando le varie tematiche rilevanti per la categoria e le varie novità legislative che hanno interessato nel tempo i proprietari degli immobili. Il marchese Mazzarosa è stato anche un socio storico del Rotary Club di Lucca, al quale è stato sempre molto vicino, dedicandogli il suo appassionato impegno anche da presidente, carica ricoperta nell’annata rotariana 1995 1996. Nel maggio 2006, ricorrendo i cinquanta anni di adesione al sodalizio, il Rotary Club lo insignì della massima onorificenza rotariana della Paul Harris Fellow e i soci gli fecero dono di una targa con la seguente dedica «a Pietro per i suoi primi cinquanta anni di Rotary». Nell’occasione era presente il figlio Antonio, socio del Rotary club di Pisa.    D’altra parte il suo impegno sociale si era caratterizzato anche su altri fronti, a cominciare dall’Arciconfraternita di Misericordia di Lucca, nella quale ha dedicato tempo e capacità per portare sollievo alle persone malate e ricoverate. Un ruolo attivo e importante è stato svolto dal marchese Pietro Mazzarosa anche nell’ambito del Sovrano Militare Ordine di Malta di cui era Cavaliere di Onore e devozione in obbedienza, dunque appartenente al ceto in virtù della Promessa, con cui si è obbligato a vivere secondo i principi cristiani e secondo quelli relativi allo spirito dell’Ordine. Nella veste di vice delegato della Delegazione di Pisa (che comprende anche Lucca e Livorno) il marchese ha spesso guidato la partecipazione dei Cavalieri di Malta alla solenne processione in onore del Volto Santo la sera del 13 settembre di ogni anno. Il marchese era anche «Cavaliere di Giustizia» del Sacro Militare Ordine di Santo Stefano Papa e Martire.    Ufficiale di marina, aveva partecipato alla seconda guerra mondiale ed era stato fatto prigioniero dai tedeschi fra il 1943 e il 1945 quando venne liberato dagli alleati. Laureato in agraria, una volta tornato a Lucca ha gestito da imprenditore le sue aziende agricole dove si produce vino e cereali. Lascia la moglie Carla, il figlio Antonio, sposato con Carmen e i nipoti Maria Teresa, Lucrezia e Giuseppe, a cui vanno le condoglianze della nostra redazione. Oggi alle 16 in Cattedrale i funerali